Avevamo l'imbarazzo della scelta tra gli innumerevoli musei che punteggiano la nostra regione perciò io e Roberto abbiamo deciso di visitarne uno tra i più celebri e visitati delle Marche: il Museo Internazionale della Fisarmonica a Castelfidardo. Guidati dalla bravissima Valeria Croia, abbiamo potuto apprezzare meglio la storia di questo strumento e capire in che modo la sua produzione abbia influito così tanto sulla cittadina di Castelfidardo.
BREVE STORIA DELLA FISARMONICA
La fisarmonica è uno strumento musicale a pressione pneumatica appartenente alla famiglia degli aerofoni. L'anima della fisarmonica è l'ancia, una piastrina metallica sulla quale sono fissate due lamelle che emettono una vibrazione al passaggio dell'aria emessa dal mantice. La fisarmonica è essenzialmente composta da tre parti: la tastiera per la mano destra che dà la melodia, il mantice e la tastiera per la mano sinistra (o bottoniera) che serve per l'accompagnamento. Pensate che una fisarmonica è formata da circa 5000 pezzi e occorrono circa 3-4 mesi per produrne una, anche perchè gran parte del lavoro ancora oggi viene fatto a mano.
Sembra che l'antenato della fisarmonica sia il Cheng che apparve in Cina circa 4500 anni fa. Ma è il viennese Cyril Damian che nel 1829 brevetta l'accordeon. Dall'accordeon alla fisarmonica il passaggio è breve.
In Italia, e precisamente a Castelfidardo, la fisarmonica appare verso la meta del XIX secolo. Un pellegrino diretto al Santuario di Loreto chiede ospitalità alla famiglia di Antonio Soprani. Con sé ha proprio l'accordeon che tanto incuriosisce il figlio di Antonio, Paolo Soprani. Il pellegrino dona lo strumento a Paolo che lo smonta, lo studia e inizia a maturare l'idea di produrne altri. Poco tempo dopo Paolo Soprani apre nel centro di Castelfidardo un piccolo laboratorio e inizia a vendere i suoi prodotti nella vicina Loreto. Nasce così, nel 1863, la prima industria mondiale della fisarmonica.
Anche al nord, in provincia di Pavia, una decina di anni dopo si iniziano a costruire le prime fisarmoniche. Pian pianino sempre più industriali, marchigiani e non solo, iniziano la produzione delle loro fisarmoniche e ad esportarle in tutto il mondo , ma sicuramente Castelfidardo, per storia e per numero di aziende, rimane la capitale mondiale della fisarmonica.
Ancora oggi in Italia sono circa una sessantina le aziende che producono fisarmoniche, concentrate per la maggior parte, proprio all'interno del territorio di Castelfidardo. Le fisarmoniche, oggi, non sono più considerate uno strumento 'da festa popolare', ma grandi compositori e musicisti l'hanno inclusa nel loro repertorio ed è possibile apprenderne l'uso al Conservatorio di musica.
IL MUSEO INTERNAZIONALE DELLA FISARMONICA A CASTELFIDARDO
Il Museo Internazionale della Fisarmonica nasce con l'obiettivo di celebrare tutti coloro che, attraverso il loro lavoro manuale o creativo, hanno contribuito a divulgare questo strumento e ad elevarne l'immagine.
Tutto nasce il 20 febbraio 1981 all'interno della trasmissione televisiva 'Portobello' condotta da Enzo Tortora. Una rappresentanza proveniente da Castelfidardo (Vincenzo Canali, Beniamino Bugiolacchi e il M° Gervasio Marcosignori) lanciò un appello per il reperimento di vecchie fisarmoniche al fine di creare il primo museo della fisarmonica. La richiesta fu accolta con entusiasmo tanto che la collezione originaria venne ampliata tre volte per fare spazio al nuovo materiale che man mano arrivava.
Il 9 maggio 1981 viene inaugurato il Museo Internazionale della Fisarmonica a Castelfidardo. Oggi l'intera collezione comprende circa 200 fisarmoniche oltre a molto materiale inerente alla storia di questo strumento. La sede ufficiale del museo si trova accanto al Municipio di Castelfidardo in Via Mordini 1. Attualmente, però, i locali sono in ristrutturazione per cui è possibile visitare la collezione, in forma più ristretta, pochi metri più avanti in via Mazzini.
All'interno del museo è possibile ammirare tanti tipi di fisarmoniche provenienti da collezioni di tutto il mondo. Si va dalle fisarmoniche dei primi tempi, più semplici, a quelle più eleganti costruite con materiali preziosi. Dai primi organetti alle fisarmoniche di oggi, digitali ed elettroniche. E' davvero un salto nella storia guidati dalla melodia di questo amato strumento. Potrete ammirare, inoltre, all'interno del Museo della Fisarmonica, le fisarmoniche appartenute ad importanti musicisti o quelle usate durante le riprese di alcuni film recenti o del passato.
Importante è anche il numero di fisarmoniche donate al museo dalla famiglia Panini. Giuseppe Panini, conosciuto come 'il re delle figurine' (a Modena ricordiamo che è visitabile il Museo della Figurina) era, infatti, un grande collezionista di fisarmoniche, ma anche di altri oggetti (monete, medaglie, immagini) dedicati al mondo della fisarmonica che oggi fanno parte del museo.
Tra i pezzi più originali vedrete anche un prototipo dell'antenato della fisarmonica realizzato a mano da Mario Buonoconto sulla base di un disegno di Leonardo Da Vinci. Come si evince anche visitando i Musei Leonardiani a Vinci, Leonardo con la sua mente davvero geniale, riuscì a ideare e a progettare macchine e attrezzi non molto differenti da quelli che utilizziamo noi centinaia di anni prima che venissero effettivamente prodotti su larga scala.
PREZZI BIGLIETTI:
VISITATORI euro 5,00
COMITIVE euro 3,00
SCOLARESCHE E ACCOMPAGNATORI euro 2,00
Per informazioni, orari di apertura e prenotazioni:
Telefono 071 7808288
info@museodellafisarmonica.it
CASTELFIDARDO E LA FISARMONICA
Passeggiando nelle vie del centro storico di Castelfidardo noterete come sia facile percepire il legame che la città conserva con il mondo delle fisarmoniche.
Lungo via Matteotti, per esempio, potrete ammirare la facciata di Palazzo Soprani, oggi in fase di ristrutturazione. Costruito nei primi decenni del XX secolo, fino agli anni '80 era in parte adibito ad abitazione della famiglia Soprani e in parte ad uffici ed esposizione della fabbrica.
Proprio di fronte a Palazzo Soprani si trova il Monumento alla Fisarmonica e al Lavoro, opera dello scultore Franco Campanari. L'opera in bronzo ha un'altezza di circa 7 metri ed una lunghezza di 3 per un totale di 10 metri di superficie. Per realizzarla ci sono voluti circa 5 anni perché notevole è stata l'attenzione per i particolari nel raccontare la storia della fisarmonica. Nella parte anteriore si vede Ermes, il dio alato inventore della lira a sette corde, che si eleva verso il sole donandogli una fisarmonica. Nella parte sottostante da un lato sono scolpite le varie fasi di lavorazione dello strumento, richiamando anche la storia iniziale del pellegrino che si ferma a casa Soprani, e dall'altro sono immortalati fisarmonicisti celebri e complessi musicali del passato e del presente.
Certo, la cosa migliore per apprezzare al meglio la storia di questo strumento è quella di vederla 'in azione'. L'occasione migliore è quella di venire a Castelfidardo dal 18 al 22 settembre 2019 quando si svolgerà, come ogni anno, il PIF ossia il Premio Internazionale della Fisarmonica. Durante la rassegna-concorso Castelfidardo ospiterà solisti e complessi di fisarmonica provenienti da tutto il mondo che allieteranno i visitatori con spettacoli live diurni e notturni. Che ne dite, non è una buona occasione per avvicinarsi al mondo della fisarmonica?
Il Museo del Risorgimento
Blog ufficiale del turismo della Regione Marche
Lungo via Matteotti, per esempio, potrete ammirare la facciata di Palazzo Soprani, oggi in fase di ristrutturazione. Costruito nei primi decenni del XX secolo, fino agli anni '80 era in parte adibito ad abitazione della famiglia Soprani e in parte ad uffici ed esposizione della fabbrica.
Proprio di fronte a Palazzo Soprani si trova il Monumento alla Fisarmonica e al Lavoro, opera dello scultore Franco Campanari. L'opera in bronzo ha un'altezza di circa 7 metri ed una lunghezza di 3 per un totale di 10 metri di superficie. Per realizzarla ci sono voluti circa 5 anni perché notevole è stata l'attenzione per i particolari nel raccontare la storia della fisarmonica. Nella parte anteriore si vede Ermes, il dio alato inventore della lira a sette corde, che si eleva verso il sole donandogli una fisarmonica. Nella parte sottostante da un lato sono scolpite le varie fasi di lavorazione dello strumento, richiamando anche la storia iniziale del pellegrino che si ferma a casa Soprani, e dall'altro sono immortalati fisarmonicisti celebri e complessi musicali del passato e del presente.
Da non perdere inoltre a Castelfidardo:
Il Museo del Risorgimento
Per ulteriori informazioni:
Blog ufficiale del turismo della Regione Marche
Cosa mi hai ricordato! Mio zio la suonava spesso quando ero bambina ed io ero affascinata da questo strumento che si apriva e si chiudeva armonicamente. Non sapevo esistesse un museo della fisarmonica e, dalle foto, ce ne sono di stupende dentro. Che incanto!
RispondiEliminaÈ un museo veramente completo e visitarlo con le guide permette di apprezzarlo ancora di più! Grazie💚
EliminaNoi in genere, visto che Leonardo è musicista, non ci perdiamo mai i musei dedicati alla musica; questo però non sapevamo che esistesse! Interessante!
RispondiEliminaAllora dovete proprio visitarlo in occasione magari di un itinerario tutto marchigiano sui compositori e musicisti nati nella nostra regione😍
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