Sono particolarmente felice di presentare una nuova puntata della rubrica #viaspettodame perché oggi Alice vi porterà alla scoperta del Biellese, la provincia da cui provengo anch'io. Purtroppo non è una zona molto conosciuta del Piemonte, ma spero che dopo aver letto questo post avrete voglia di conoscerlo meglio perché merita veramente!
CIAO. RACCONTACI QUALCOSA DI TE E DEL TUO LAVORO.
Ciao, sono Alice delle Meraviglie, ho un piccolo blog dedicato ad escursioni, gite, vacanze, manifestazioni, parchi e tutto quello che consente di vivere esperienze semplici volte allo scoprire il mondo. I mie consigli nascono da esperienze dirette che compio. Le vacanze mie e della mia famiglia, per ora, sono a breve raggio, con costi contenuti, improntate allo stare bene insieme e questo è anche l’impronta del mio blog.
DOVE ABITATE TU E LA TUA FAMIGLIA? IN QUALE PROVINCIA ITALIANA?
Io e la mia famiglia viviamo a Graglia, un paese vicino a Biella, città piemontese, famosa soprattutto per la lavorazione tessile.
PERCHE’, SECONDO TE, DOVREMMO VENIRE A SCOPRIRE LA ZONA IN CUI VIVI?
Venire a Biella e nel Biellese è una scelta da fare se si cercano luoghi tranquilli. Il territorio è prevalentemente collinare e montano fatto di piccoli paesi che gravitano intorno ad una città a misura di uomo. Abbiamo anche un lago (Viverone).
IN UN SOLO WEEKEND COSA CI CONSIGLIERESTI DI VISITARE?
Un buon consiglio potrebbe essere quello di scoprire la Valle Oropa e la vicina Valle Elvo.
Oropa ospita un noto santuario mariano situato a circa 1000 m sul livello del mare. Oltre ad accogliere i fedeli devoti alla Madonna Nera, essendo situato ai piedi del monte Mucrone, è il luogo di partenza per molte escursioni montane e per molteplici attività all’aria aperta. Oropa offre il Museo dei Tesori, le gallerie degli ex voto, oltre all’imponente complesso del Santuario progettato dai più grandi architetti sabaudi, la Basilica Superiore e la Basilica Antica. La leggenda narra che una una volta realizzata la Basilica Superiore venne il momento di portarvi la statua della Madonna Nera, ma questa, che non voleva lasciare il Saccello Eusebiano, divenne pesantissima e non vi fu modo di spostarla. Ancora oggi si trova nella chiesa inferiore. Oropa è collegata, tramite una strada asfaltata chiamata “il tracciolino” con il santuario della Madonna Lauretana a Graglia. Percorrendo questa strada si ha una vista eccezionale su tutto il biellese.
Il Santuario di Graglia, dedicato alla Madonna di Loreto, più piccolo, più semplice nella struttura, nato con il desiderio di realizzare un Sacro Monte con 100 cappelle tra il paese di Graglia e il colle San Carlo, progetto che non è mai arrivato a compimento. Anche da qui si possono fare numerose passeggiate ed escursioni oppure godere del panorama e della tranquillità del luogo.
CI SONO ESCURSIONI NATURALISTICHE O ATTIVITA’ SPORTIVE CHE SI POSSONO FARE DALLE TUE PARTI?
Nel Biellese si possono fare camminate con diversi gradi di difficoltà adatte a tutti, dai più impegnativi trekking montani a passeggiate più semplici, ma egualmente spettacolari e panoramiche.
Ci sono anche dei bei percorsi da fare in bicicletta o con e-bike, ma sono troppi da elencare ora, se si è interessati occorre documentarsi e seguire i tracciati segnati. A Oropa si può anche sciare, ci sono circa 10 km di piste per sci da discesa e 4 km di circuito per lo sci di fondo.
QUALI SONO I PIATTI TIPICI DELLA ZONA? CI POTRESTI CONSIGLIARE QUALCHE BUON POSTO DOVE MANGIARE BENE SENZA SPENDERE UNA FOLLIA?
I piatti tipici biellesi sono: la polenta concia, una polenta morbida con tanto formaggio all’interno e burro fuso sopra; la bagna cauda, una crema di acciughe e aglio in cui intingere verdure crude e cotte, che va mangiata in appositi contenitori (fujot) con lumino che la mantiene calda. Altri piatti tipici possono essere i formaggi, i bolliti o i risotti (nella parte bassa della provincia ci sono le risaie).
Biella è caratterizzata dalla bontà dell’acqua, la fonte Lauretana si trova in comune di Graglia. Anche la birra gode di queste caretteristiche, lo storico birrificio Menabrea ha sede in centro città con annesso ristorante (ottima la carne, buon rapporto qualità prezzo, ma non piatti tipici). Sono parecchi anche i birrifici artigianali come il pluri premiato microbirrificio Birra Elvo. Nel negozio in centro Biella è possibile assaggiarla e acquistarla. Per degustare menù locali suggerirei a Biella Piazzo (la parte alta della città raggiungibile con la suggestiva funicolare) il Caffè Ristoro Stazione Cucco. In Valle Elvo, all’interno del parco Burcina, Osteria Parco Burcina. Ad Oropa il ristorante Canal Secco Antico.
CI SONO ATTIVITÀ O LUOGHI ADATTI ALLE FAMIGLIE CON BAMBINI?
Ad Oropa in inverno è presente una pista di pattinaggio su ghiaccio, in estate c’è un divertente parco avventura e poco lontano il Giardino botanico offre attività appositamente pensate per i più piccoli, poi ci sono innumerevoli prati in cui fare pic nic o giocare liberamente.
Spostandosi in Valle Elvo a Pollone c’è il Parco Burcina con le più disparate specie arboree, il laghetto con pesci e tartarughe. E’ una passeggiata in salita, su di un percorso sicuro, percorribile anche con i passeggini e sedie a rotelle, nella stagione di fioritura dei rododendri offre uno spttacolo multicolore, ma è bella in ogni stagione. I bambini biellesi hanno giocato tutti con i rami degli alberi in burcina. Organizzano anche parecchi eventi durante l’anno.
PER VISITARE AL MEGLIO LA TUA ZONA DOVE CI CONSIGLIERESTI DI SOGGIORNARE PER LIMITARE GLI SPOSTAMENTI?
All’interno del Santuari di Oropa e Graglia è possibile affittare e soggiornare (le informazioni si trovano sui siti dei rispettivi santuari). Ultimamente stanno sorgendo diversi bed & breakfast. Per chi vuole dormire in una cascina di montagna (la strada per raggiungerlo è un po’ ripida, ma non ci si deve spaventare) consiglio Cascina Canale. Mentre in centro Graglia, ho scoperto di recente www.labrunella.it Ad Oropa a Graglia Santuario e all’ingresso della Burcina sono presenti aree di sosta per i camper.
PENSI CHE LA TUA ZONA SIA ADEGUATAMENTE VALORIZZATA A LIVELLO TURISTICO?
Purtroppo il Biellese non ha una tradizione turistica: abbiamo lavorato egregiamente la lana e la stoffa per molto tempo trascurando le bellezze che questo territorio ha da offrire. Negli ultimi anni si sta cercando di recuperare, ma è un lavoro lungo e complesso.
ULTIMA DOMANDA: C’E’ UN LUOGO IN PARTICOLARE CHE POCHI CONOSCONO, MA CHE TU CI CONSIGLI ASSOLUTAMENTE DI VEDERE DALLE TUE PARTI?
Per gli intrepidi e con una buona preparazione fisica mi sento di consigliare la Ferrata dell’Infernone. Si costeggia il torrente Elvo aggrappati alle rocce, ho visto delle immagini sorprendenti, ma non avrei mai il coraggio di percorrerla dal momento che soffro di vertigini. La si raggiunge da Sordevolo.
Per chi è meno ardito consiglio un piccolo borgo montano, Bagneri. Si trova nel territorio comunale di Muzzano e lo si raggiunge dal Tracciolino oppure da Muzzano deviando dalla strada che porta al Santuario di Graglia. Questo paese è quasi disabitato, lo tengono in vita alcuni allevatori (margari) e gli scout che “abitano” la ex casa parrocchiale e lavorano per tenere in ordine boschi, prati. A Bagneri è presente una cellula dell’Ecomuseo del Biellese che consente di capire la vita dei montanari.
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Ho conosciuto Biella e il biellese grazie ad una mia amica che vive là e che più volte mi ha portato a scoprirne qualche nuovo pezzo. Mi sono rimasti nel cuore Oropa e il parco Burcina, che però non ho ancora visto nella fase di piena fioritura dei rododendri (finora)
RispondiEliminaAnch'io sono biellese e uno dei luoghi che mi manca di più da quando ci siamo trasferiti è proprio il parco Burcina!! 😍😍😍
EliminaE' vero, purtroppo Biella non è mai inserita negli itinerari turistici però Alice mi ha dato degli spunti per fare belle passeggiate (quelle facili, non la ferrata) per poi meritarmi un buon piatto di polenta!
RispondiEliminaIl fatto è che fino a poco tempo fa gli sforzi dei biellesi erano tutti concentrati sulla produzione tessile. Oggi con la crisi finalmente si sta rivalutando l'appeal turistico di questa zona del Piemonte. Grazie
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