Sono stata in Sicilia solo una volta e tanti anni fa. Pur avendo visitato solo una piccola zona di quest'isola meravigliosa ne sono rimasta letteralmente stregata. Mi piacerebbe presto tornarci seguendo sicuramente i consigli di Benedetta che oggi ci racconta cosa vedere nella sua  Messina.


LAGO-DI-GANZIRRI
Lago di Ganzirri


COSTA-NORD-MESSINA
Costa nord Messina


Perchè visitare Messina



Messina e la sua provincia offrono tappe imperdibili come le isole Eolie o Taormina. Viaggiatori da tutto il pianeta affollano Lipari e Vulcano e fanno a gara per un posticino sulle spiagge di Mazzarò e davanti Isola Bella. 

Esistono poi tanti altri segmenti di territorio che raccontano una Sicilia diversa, più lenta, a volte più autentica. Prendi ad esempio la costa che va da Capo Peloro sino al confine con la provincia palermitana. E’ un susseguirsi di cittadine sul mare come Milazzo, Capo d’Orlando, Sant’Agata di Militello. Ciascuna con la sua storia, i suoi piatti tipici, la ceramica locale. Alle spalle poi Peloritani e Nebrodi nascondono piccoli tesori, i borghi siciliani. Solo alcuni tra quelli più noti: Novara di Sicilia, Frazzanò, Ficarra, San Salvatore di Fitalia, Castroreale. Sai che a Novara il formaggio lo fanno rotolare per i vicoli? No, non sto scherzando…parlo del Maiorchino, latte di pecora intero, presidio Slow Food, che proprio in questo periodo, tra febbraio e marzo, è il protagonista di un torneo: si fa a gara a farne rotolare le forme tra ciottoli e angoli del paese con grande maestria! Sul versante opposto Mandanici, Savoca, Forza D’Agrò. Per ciascun borgo occorrerebbe una chiacchierata a parte…


FICARRA
Ficarra


Cosa vedere in un weekend a Messina



Restate a Messina. E iniziate proprio dalla Riserva Orientata di Capo Peloro. Due laghi costieri, Ganzirri e Faro, i villaggi dei pescatori, spiagge affacciate sullo Stretto di Messina. Lo spettacolo è grandioso Alessandra: tra Calabria e Sicilia, lì dove Ionio e Tirreno si incontrano con scenari e colori mai uguali nel corso dell’anno. 


CAPO-PELORO
Capo Peloro


La riserva accoglie specie migratorie che scelgono i laghi durante il grande viaggio: poiane, falchi, garzette e cormorani tra canne, pini marittimi, palme, cipressi.


FAUNA-CAPO-PELORO


Lo Stretto è casa e corridoio privilegiato per balenottere e capodogli, delfini e piccoli squali bianchi. E poi alalunghe, palamiti, aguglie e pescespada…da maggio a settembre lo Stretto è battuto dalle “spadare”, le tipiche imbarcazioni per la pesca del pescespada, uniche per le due lunghe “antenne”, una verticale per avvistare il pesce, una orizzontale per arpionarlo.


ALBA-A-BORDO-DI-UNA-SPADARA
Alba a bordo di una spadara


Ottimo punto di partenza per scoprire segreti ed angoli speciali della Riserva è la Pro Loco Capo Peloro, da anni impegnata nella valorizzazione del territorio con iniziative turistico-ambientali.

C’è poi un’altra Messina che io amo molto, la Messina delle grandi ville e dimore storiche che risalgono per lo più al periodo tra Ottocento ed inizio Novecento, quando la città era porto importante, luogo di commercio, sede di giornali e circoli culturali. Molte delle ville di cui parlo sono oggi private ed aperte al pubblico solo in occasioni speciali come Villa Roberto, Villa Stefania, Castel Vinci. Ma ce ne sono alcune che è più facile visitare con un pizzico di organizzazione. Parlo di Villa Cianciafara, casa del cugino di Tomasi di Lampedusa, spesso sede di eventi e visite guidate; di Villa De Pasquale, villa liberty, patrimonio regionale con regolari orari di ingresso, nata per volere dell’imprenditore che dà il nome alla villa, dove un tempo si coltivavano agrumi e gelsomini. Intere distese che arrivavano al mare quando l’estrazione delle essenze era un mercato fiorente.


Cosa fare a Messina: le più belle escursioni



Tra tutte le attività sportive consiglio il surf e le immersioni subacquee per le quali ci sono diversi diving lungo la costa.

Se parliamo invece di escursioni naturalistiche vi porto all’Argimusco e al Bosco di Malabotta, vicinissimo a Montalbano Elicona, borgo più bello d’Italia. Qui il grande Federico fece costruire un castello appena restaurato ed il suo medico, Arnaldo da Villanova, si dice raggiungesse la vicina Argimusco e i suoi megaliti per i suoi riti alchemici. Magia, natura, storia…l’Argimusco potete scoprirlo e farlo vostro come meglio credete. Resta un luogo con una forza ancestrale e un panorama che non dimenticherete sul mare di Sicilia e sulle isole Eolie.


ARGIMUSCO
Argimusco


I piatti tipici di Messina



Dici Sicilia, dici granita, no? Pare che quella messinese, da mangiare rigorosamente con la brioche col “tuppo”, sia una delle migliori dell’isola. A Carnevale provate la Pignolata e non fatevi mancare una “palla” di Bianco e Nero, una golosa montagna di bignè ripieni di panna e ricoperti da una crema al cioccolato.

Fate amicizia col re della cucina messinese, il pescespada, ovviamente nel periodo giusto. Provatelo “a ghiotta”, con le olive, il pomodoro, i capperi…; oppure ad involtini. Qui a Messina siamo bravi ad “arrotolare” il cibo.

E a proposito di involtini assaggiate le nostre braciole, golosi bocconcini di carne alla griglia con un ripieno di mollica, prezzemolo e pepato.

Di indirizzi ve ne lascio solo uno, quello di un panificio dove provare l’indimenticabile focaccia messinese e i “pitoni” fritti, panzerotti ripieni di scarola, pomodoro, tuma, pepe e acciuga. Masino Arena è un panificio storico, solo una piccola bottega, oggi da non mancare grazie a Francesco Arena, Ambasciatore del Gusto, Bakery Chef, da poco “Miglior Fornaio Best in Sicily”. Tanti titoli, pochi elementi chiave che lo rendono un vero artigiano del cibo: studio e ricerca dei grani antichi e dei prodotti a km o di Sicilia e un sorriso aperto e generoso che lo porta ad impegnarsi in prima fila in attività ed eventi benefici.


Cosa fare a Messina con i bambini



Museo e teatro, accoppiata vincente. Il Museo Regionale è uno scrigno di tesori che si affaccia sullo Stretto. Da poco ristrutturato, il MuMe offre spesso laboratori per avvicinare i bimbi alle grandi opere di Antonello da Messina e non solo.

Il Teatro Vittorio Emanuele, icona e luogo simbolo della città, è ancora più bello da quando il Bookshop all’interno organizza eventi e percorsi studiati per i più piccoli. Tanti giochi, gadgets e soprattutto libri per raccontare la Sicilia e i suoi miti.


TEATRO-VITTORIO-EMANUELE
Teatro Vittorio Emanuele


E a proposito di libri, Alessandra, permettimi di aggiungere una tappa nella mia città, quella nel mondo di Nonno Peloro e delle sue avventure, una collana di favole scritta da Grazia La Fauci e disegnata da Giovanna Chemi. Si viaggia anche leggendo, no? 

Ah dimenticavo, tutti alla terza edizione del Festival degli Aquiloni a Capo Peloro dal 26 al 28 aprile #savethedate 


Dove soggiornare per visitare Messina



Non ho indirizzi da consigliare ma vi parlo volentieri di un albergo un pò speciale. E non perché sia comodo per gli spostamenti, tutt’altro, ma perché all’Atelier sul Mare a Tusa ogni stanza è un’opera d’arte. Nato grazie al mecenate Antonio Presti è punto di partenza o arrivo di un viaggio che tocca tutta la zona circostante con il progetto di museo diffuso di Fiumara d’Arte.


ATELIER-SUL-MARE


Una chicca di Messina



Un luogo per amanti di storia, natura e vino. Il Faro Doc – Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Nocera ed una minima percentuale di Nero d’Avola e Sangiovese – è un’eccellenza del messinese. Il prezioso vino color rubino lo potete scoprire al Monastero di San Placido Calonerò, nella zona sud della città, antica struttura benedettina del 500, oggi sede dell’Istituto Agrario Cuppari e dell’Enoteca Provinciale

Tutta la zona merita il vostro tempo. Per scoprirla rivolgetevi alla Pro Loco Messina Sud, punto di riferimento per la scoperta e la conoscenza di questa parte della città.


BENEDETTA-MANGANARO

Un grazie speciale a Benedetta

8 commenti:

  1. Quanti ricordi! Ho vissuto a Taormina per qualche mese e quelle zone le ricordo bene, soprattutto i pidoni messinesi e le braciole, davvero squisiti. Tuttavia ho visitato più la zona sud ovest (verso Catania e Siracusa), il messinese non l'ho visto tutto e questo articolo mi fa venire voglia di tornarci!

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    1. Sono zone meravigliose vero? Spero tu possa tornarci presto!

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  2. Bellissima la zona del messinese, io sono di Catania ma mio nonno era di messina. Ricordo sempre la sua super pignolata! Era squisita :-)

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    1. Che bello avere questi ricordi!! Grazie di averli condivisi!!💚

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  3. Rimango sempre affascinata dalla Sicilia, forse perché non l’ho mai vista dal vivo, chissà.
    Ne sento sempre parlare magnificamente e ogni volta prometto a me stessa di andare a visitarla, spero che questa sia la volta giusta.

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    1. Anch'io ci sono stata solo una volta tanto anni fa, ma mi riprometto di tornarci con mio marito perché è davvero un'isola meravigliosa!! Grazie

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  4. Sono stata solo nella zona di Catania, nel messinese non ancora. Ci ho lasciato il cuore in Sicilia, sole, mare, ottimo cibo e gente speciale; ci tornerò di sicuro

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