La Certosa di Calci è un gioiello barocco che si trova a circa 10 km da Pisa. Abbiamo avuto modo di visitare la Certosa durante il nostro recente soggiorno a Lorenzana come Ospiti del Borgo. Pernottando a Lorenzana si possono raggiungere in meno di un'ora molte località turistiche come Lucca, Pisa, Firenze, Siena, Volterra e San Gimignano. Ecco perché abbiamo deciso di visitare la Certosa di Calci, che dista circa una mezz'oretta di strada da Lorenzana.


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LA CERTOSA DI CALCI: UN PO' DI STORIA



Nel 1366 furono iniziati i lavori per la costruzione della Certosa di Calci, ma è solo successivamente, tra il Seicento e il Settecento, che la Certosa venne completata e abbellita così da divenire uno straordinario gioiello barocco.

Negli anni di attività, la Certosa arrivò ad ospitare 15 monaci certosini più alcune decine di conversi che partecipavano al mantenimento del complesso monastico con il loro lavoro agricolo o artigianale.

Nel 1972 l'ultimo frate venne trasferito e la Certosa divenne Museo Nazionale. Nel 1979 un'ala del monastero venne ceduta al Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa.



LA CERTOSA DI CALCI: COSA VEDERE




La prima struttura che incontrerete al vostro arrivo alla Certosa di Calci è il vestibolo seicentesco che si divide in due ali: a destra si trova la Cappella di Sebastiano (un tempo riservata alle donne) e sulla sinistra la Foresteria delle donne, oggi utilizzata come biglietteria.


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Accompagnati dalla guida si accede all'ampia corte su cui si affaccia il prospetto barocco della chiesa principale della Certosa. Siamo certi che rimarrete colpiti dalla maestosità della facciata.


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CERTOSA-DI-CALCI-CORTILE

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Sulla corte si affaccia anche il locale dell'antica farmacia dove i frati preparavano i medicinali e i preparati che poi venivano venduti all'esterno.


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Una volta entrati nella Certosa vera e propria uno degli ambienti che sicuramente vi colpirà maggiormente è la Chiesa, decorata da stucchi, marmi e dipinti realizzati prevalentemente nel XVII secolo: un vero gioiello dell'arte barocca.


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Noterete una parete divisoria in marmo che separava la zona destinata ai conversi dalla Chiesa vera e propria dove potevano rimanere solo i monaci.


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Proseguendo nella visita, verrete accompagnati verso le Cappelle destinate al culto quotidiano in quanto i monaci assistevano alla messa in Chiesa solo la domenica e nei giorni festivi. Nei restanti giorni della settimana ogni frate doveva celebrare la messa in una cappella diversa secondo un ordine stabilito. 

Una delle regole principali dei certosini, oltre alla preghiera e alla meditazione, era sicuramente il silenzio. I certosini non comunicavano a voce tra di loro, ma potevano sapere in quale cappella celebrare la messa o quale compito svolgere quel giorno osservando una bacheca dove venivano date le varie istruzioni attraverso un sistema di asticelle.


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Uno degli ambienti più curiosi è sicuramente il refettorio dove solo la domenica e i giorni festivi i certosini consumavano il pasto insieme, naturalmente in silenzio. Il pranzo era accompagnato dalla lettura delle Sacre Scritture o di altri brani religiosi. I monaci non consumavano carne, nemmeno in caso di poca salute. Al posto della carne consumavano uova o brodo di tartaruga che allevavano nelle vasche della Certosa.


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Sulle pareti del Refettorio potrete ammirare alcuni dipinti che, in parte raffigurano scene prese dalle Sacre Scritture e in parte dovevano essere dei moniti ai nobili del tempo. Al tempo del Granducato di Toscana, infatti, molti nobili erano soliti frequentare e soggiornare presso la Certosa tanto che al piano superiore potrete visitare la Foresteria Granducale.


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Continuando la visita potrete visitare una delle celle dei certosini: stiamo parlando sempre dei 15 monaci e non dei conversi che avevano celle più piccole non visitabili. Sinceramente noi ci immaginavamo delle celle anguste, buie e, invece, possiamo dire che erano dei piccoli appartamenti che permettevano al frate di trascorrere la giornata non solo in preghiera, ma anche lavorando. La cella, infatti era composta da camera da letto, anticamera, laboratorio (ogni frate si dedicava ad un mestiere utile agli altri abitanti della Certosa) e l'orto. I pasti venivano passati al frate attraverso una specie di ruota che non permetteva il contatto visivo tra inserviente e frate. Il monaco trascorreva la sua giornata all'interno della cella e usciva solo per la messa quotidiana e per le attività della domenica o dei festivi.


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Parte del chiostro (che attualmente è in manutenzione) era adibito a cimitero. I frati venivano sepolti qui senza nome, ma semplicemente con una croce di legno.


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Non è visitabile interamente il complesso della Certosa di Calci perché gran parte degli edifici sono in fase di ristrutturazione, ma le parti visitate danno comunque idea di come si svolgesse la vita all'interno del monastero. Specifichiamo che la visita non è guidata, ma accompagnata (anche se comunque le persone che vi accompagneranno vi daranno delle  spiegazioni esaurienti)


LA CERTOSA DI CALCI: INFORMAZIONI PRATICHE


  • Per raggiungere la Certosa di Calci, se provenite dall'autostrada A12 Genova-Livorno vi consigliamo di prendere l'uscita Pisa Centro. Se invece provenite dalla FI-PI-LI potete uscire a Cascina o a Navacchio.
  • Orari apertura 2018: Martedì-Sabato 8:30-18:30 Domenica e festivi 8:30-12:30
  • Chiusura il lunedì, il 1 gennaio e il 25 dicembre. Trovate qui informazioni sulle altre chiusure
  • Prezzo biglietto intero 5 euro, ridotto 2,50 euro. La prima domenica del mese l'ingresso è gratuito


Spero che questo post vi abbia incuriosito e spero che possiate presto visitare la Certosa di Calci perché, al di là dello scopo religioso per cui è stata costruita, a livello artistico e storico ha un valore inestimabile.

Se vi trovate in zona, vi consigliamo di visitare anche il Museo Piaggio, il più grande e completo museo italiano dedicato alle due ruote (e non solo). Non pensate che sia interessante solo per gli appassionati ... vedrete che vi piacerà.

10 commenti:

  1. Un'altro bel posticino da visitare, devo assolutamente tornare in Toscana, mi manca tansissimo!
    _____
    Yelyzaveta Semenova
    www.yelyzavetasemenova.com

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    1. Allora buon giro... Ci sono così tanti posti da visitare!! 😉

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  2. Che affascinante la storia dei monaci certosini, mi ha sempre incuriosito il loro stile di vita. Non sapevo che evitassero la carne.Ci hai condotti in un viaggio interessante nel loro mondo!

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  3. Mi piacciono da matti le Certose e i Chiostri pieni di storia.

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  4. Sono stata a Pisa ma non a Calci! Hai ragione e' un vero gioiellino e non manchero' di visitarlo la prossima volta che saro' da quelle parti!

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  5. Ho in programma a breve un soggiorno a Pisa e anche se non avro' molto tempo la Certosa di Calci con il suo museo di storia naturale mi incuriosiscono molto. L'Italia e' davvero ricca di gioielli unici.

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    1. Sì é proprio vero... Poi mi dirai se ti é piaciuta😉❤️

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