Quando abbiamo iniziato ad organizzare il nostro viaggio in Ciociaria, abbiamo da subito deciso che avremmo voluto vedere due luoghi molto particolari: la Cascata Grande di Isola del Liri e le mura ciclopiche di Alatri.
Oggi vi vogliamo portare ad Alatri, celebre per le sue mura ciclopiche e approfittarne per raccontarvi qualcosa in più su queste architetture così particolari.
Cosa sono le mura ciclopiche
Le mura ciclopiche sono delle mura di dimensioni colossali composte da blocchi di pietra ammassati uno sull'altro senza l'utilizzo di calce. Per riempire i pochi spazi tra un masso e l'altro vengono apposti dei cunei.
Sono dette ciclopiche a causa della convinzione dei greci classici che solo i mitici ciclopi potessero avere la forza di sollevare e spostare gli enormi massi che compongono questi tipi di mura. Gli esempi più celebri di mura ciclopiche si possono ritrovare a Tirino, Micene e Argo.
Dove si trovano le mura ciclopiche in Italia
In Italia esistono diversi luoghi dove ammirare le mura ciclopiche o poligonali. In Umbria, per esempio, sono notevoli le mura di Amelia e di Spoleto, per fare solo qualche esempio.
Ma è nel Lazio che ritroviamo il maggior numero di cinte murarie di questo tipo. La Ciociaria è la zona d'elezione per ammirare queste mura spettacolari: le troviamo ad Alatri, ma anche ad Arpino, Anagni, Veroli e in molti altri borghi della provincia di Frosinone.
Le mura ciclopiche di Alatri
Alatri è famosa soprattutto per l'Acropoli preromana cinta da mura megalitiche o ciclopiche. I blocchi che compongono la cinta muraria, lunga circa due chilometri, sono veramente notevoli: alcuni raggiungono la lunghezza di tre metri ciascuno. Come in tutte le mura ciclopiche i blocchi sono stati fatti combaciare tra di loro senza l'impiego di calce o cemento.
Le mura ciclopiche di Alatri sono interrotte da due accessi all'Acropoli: Porta Maggiore o Porta Minore o dei Falli. Porta Maggiore è alta quattro metri e mezzo e presenta un'architrave monolitico di sorprendenti dimensioni, secondo in Europa solo alla Porta dei Leoni di Micene. La porta immette in una galleria a dolmen lunga quasi undici metri e da lì una scalinata ottocentesca conduce all'Acropoli.
La Porta Minore che si apre sul lato settentrionale delle mura è molto più piccola e immette in un angusto corridoio ascendente perfettamente conservato. Il nome di Porta dei Falli deriva dalle incisioni sulla porta, ormai deteriorate, legate al tema della fertilità.
Nei pressi di Porta Maggiore si aprono tre grandi nicchie rettangolari, profonde circa novanta centimetri, la cui funzione rimane oscura.
L'Acropoli di Alatri
Le mura ciclopiche di Alatri un tempo conducevano all'area sacra della città. Durante il Medioevo, abbandonati i culti pagani, sull'Acropoli vennero edificate diverse abitazioni poi distrutte attorno al 1300.
Oggi sui resti di un'antica ara pagana sorge la Cattedrale di San Paolo al cui interno sono conservate le reliquie di Papa Sisto e del martire romano Alessandro.
L'Acropoli, oltre ad essere un'oasi verde frequentata dalle famiglie con bambini di Alatri e dai numerosi turisti, permette di godere di un ampio panorama su gran parte della Ciociaria.
Lungo la parete settentrionale delle mura ciclopiche si trovano i resti di un portico che venne fatto realizzare dal censore Lucio Betilieno Varo nella seconda metà del II secolo a.C. per collegare l'Acropoli al foro cittadino.
Ferdinand Gregorovius e le mura ciclopiche di Alatri
Lo storico ottocentesco Ferdinand Gregorovius durante i suoi viaggi in Italia fu molto colpito dall'imponenza delle mura ciclopiche di Alatri.
Notate le sue parole:
"Allorquando mi trovai dinanzi a quella nera costruzione titanica, conservata in ottimo stato, quasi non contasse secoli e secoli ma soltanto anni, provai un'ammirazione per la forza umana assai maggiore di quella che mi aveva ispirata la vista del Colosseo... una razza che potè costruire tali mura, doveva già possedere un'importante cultura e leggi ordinate".
Anche noi siamo rimasti colpiti e affascinati da queste mura: forse il luogo che ci ha colpito di più durante il nostro viaggio in Ciociaria. E a voi piacerebbe visitarle?
Non immaginavo che ad Alatri ci fossero delle testimonianze così importante ed imponenti! Un risvolto storico di grande importanza che merita di essere conosciuto. E i luoghi visitati.
RispondiEliminaNon lo conoscevo!
Sinceramente anche noi prima di preparare questo viaggio ne ignoravamo l'esistenza. È stata una bella scoperta!
EliminaCaspita queste mura sono davvero mastodontiche! Non avevo idea della loro esistenza e mi sembrano un buon motivo per visitare Alatri e la Ciociaria, soprattutto per chi ama l'archeologia!
RispondiEliminaSì sono davvero imponenti e bellissime!!
EliminaMi è molto piaciuto questo vostro articolo, mi avete fatto scoprire un luogo molto interessante
RispondiEliminaGrazie di cuore!
EliminaDevo ammettere che non conoscevo affatto queste mura ciclopiche ma mi ispirano parecchio . Segno subito così da ricordarmi di raggiungerle
RispondiEliminaA noi sono piaciute tantissimo!! Consigliatissima Alatri!
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