Ogni volta che torno nel Biellese mi piace sempre dedicare qualche ora ad una bella passeggiata all'interno del Parco della Burcina a Pollone. Per noi biellesi è il parco per eccellenza, il luogo dove trascorrere con la nostra famiglia piacevoli weekend, ma negli ultimi anni anche tanti turisti al di fuori del Biellese hanno iniziato ad apprezzare questo luogo tanto da essere entrato nella rosa dei parchi più belli d'Italia. Oggi vorrei dedicare perciò questo post proprio al Parco della Burcina.


Parco Burcina IN AUTUNNO
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Parco della Burcina: dove si trova e come raggiungerlo


Il Parco della Burcina si trova a Pollone, elegante località posta sulle prime colline alle porte di Biella. La bellezza del paesaggio lo ha reso celebre come luogo di villeggiatura. Qui soggiornò a lungo Benedetto Croce e, di conseguenza, fu luogo frequentato da altri numerosi intellettuali e uomini di cultura. Passeggiando tra le vie di Pollone, infatti, si notano le sontuose ville edificate tra sette e ottocento, abbellite da ampi e secolari parchi e i numerosi monumenti dedicati a personaggi importanti del tempo.

Il Parco della Burcina si trova proprio a due passi dal centro storico ed è dotato all'entrata di ampio parcheggio dove lasciare l'automobile. Vi lascio qui di seguito la mappa della zona per capire meglio come raggiungere il parco.



Breve storia del Parco della Burcina


Il Parco Burcina ha un'estensione complessiva di 57 ettari. Il nome sembra che derivi dal termine dialettale bru, brugo, arbusto che fino all'800 ricopriva tutta l'area dandole un aspetto brullo e poco attraente. Ma è grazie all'ingegno e alla caparbietà di quattro generazioni di industriali lanieri che il Parco della Burcina è diventato quello che è. 

Nel 1840 Giovanni Piacenza avviò il suo progetto di trasformazione dell'area con il rimboschimento della parte bassa della collina e con la creazione delle prime infrastrutture come il laghetto, i sentieri, le strade, le cascine. Fu lui ad impiantare cinque sequoie, oltre a cipressi, cedri e altre conifere di grande pregio.


Parco Burcina POLLONE
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Il figlio Felice Piacenza continuò il lavoro del padre impiantando nuove specie esotiche come ortensie, azalee, camelie, ma, soprattutto, creando una delle attrattive più belle del parco: la conca dei rododendri, ricca di più di 150 ibridi provenienti da Belgio e Francia e che nel mese di maggio attrae visitatori da ogni dove.


Parco Burcina RODODENDRI
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Il figlio di Felice, Enzo, donò un nuovo ingresso al parco e lo fece risistemare quando un forte vento nel 1967 ne distrusse ampie porzioni.

Guido, figlio di Enzo, attualmente presiede l'Ente Parco, anche se oggi il giardino è proprietà del Comune di Biella. Nel 1980 è stata istituita la Riserva Naturale Speciale del Parco Burcina "Felice Piacenza".

Ancora oggi il parco continua ad essere migliorato e abbellito. Al suo interno trovano sede un bar ristorante e anche un aula didattica dotata di biblioteca e di materiale audiovisivo e multimediale.


Cosa vedere all'interno del Parco della Burcina


Dall'ingresso principale del parco si può giungere alla Conca dei Rododendri in circa una ventina di minuti e, in circa un'ora, percorrendo la strada principale o i sentieri secondari, si raggiunge il punto più alto della Burcina dove si trova la Torre Martini edificata ad inizio 900.


Parco Burcina CONCA DEI RODODENDRI
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Parco Burcina BIELLA
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Il parco, che, ricordiamo, non è stato progettato a scrivania, ma nasce dalla volontà e dall'estro di Giovanni Piacenza, è una vera meraviglia dal punto di vista botanico e paesaggistico. Al suo interno è possibile ammirare specie arboree plurisecolari provenienti da tutto il mondo che si mescolano alle latifoglie tipiche di queste zone come faggi, castagni, aceri, frassini, querce creando un mix di forme e di colori veramente originale.

La Riserva Naturale Speciale del Parco Burcina occupa una posizione strategica per quanto riguarda il passo degli uccelli. Osservando la collina della Burcina da una delle montagne circostanti, questa appare isolata tra le montagne e la pianura e, quindi, luogo di sosta ideale per le specie migratrici che qui trovano tranquillità e protezione. Oltre agli uccelli anche piccoli animali del bosco come scoiattoli qui trovano cibo e protezione.


Quando andare al Parco della Burcina


Il Parco è visitabile tutto l'anno, anzi, è proprio visitandolo nelle varie stagioni dell'anno che è possibile apprezzare le varie fioriture con i loro meravigliosi colori.

Pensate alla meraviglia del foliage in autunno o alla fioritura delle centinaia di rododendri nel mese di maggio. Non dimentichiamo poi la delicatezza dei ciliegi giapponesi o la meraviglia dei narcisi o delle azalee. Insomma, se ne avete la possibilità, vi consiglio di visitare questo parco in ogni stagione dell'anno.


Parco Burcina FOLIAGE
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Parco della Burcina: orari di apertura e informazioni utili alla visita


Il Parco della Burcina è aperto tutto l'anno ed è ad ingresso gratuito. La visita è esclusivamente pedonale e i cani vanno tenuti al guinzaglio. I giovedì non festivi (dalle 9 alle 18)  e i sabati mattina non festivi (dalle 9 alle 11) è permesso il transito alle auto che trasportano persone disabili o anziane sopra i 65 anni di età.

Il parco è visitabile in autonomia, ma vengono organizzate anche visite guidate. Per informazioni e prenotazioni potete visitare il sito ufficiale dell'Ente Parco dove troverete anche la mappa scaricabile del parco con indicati i periodi di fioritura.


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