Le Gole dell'Infernaccio: il punto di partenza
Il punto di partenza della nostra escursione è la frazione di Rubbiano di Montefortino. Per raggiungerla seguite le indicazioni per l'Infernaccio lungo la strada che unisce Amandola con Montefortino. Una strada non asfaltata di alcuni chilometri vi condurrà al piazzale/parcheggio da cui parte il sentiero vero e proprio. Nei giorni di maggiore affluenza vi consigliamo di parcheggiare lungo la strada perchè il piazzale non può contenere molte macchine.
Superata una sbarra, il primo tratto del percorso vi condurrà rapidamente alle
Pisciarelle e da lì potrete imboccare il sentiero in salita verso la
gola. Il canyon dell'Infernaccio che inizierete ad attraversare è la
parte sicuramente più emozionante di questa escursione: le pareti verticali
sembrano quasi toccarsi e il sentiero si sviluppa contorcendosi al suo
interno. Cascatelle e ponticelli di legno rendono il paesaggio davvero
suggestivo.
Le Pisciarelle |
Superato il canyon, il percorso continua sempre lungo il Tenna attraverso la faggeta di San Leonardo: in autunno il paesaggio regala dei colori meravigliosi.
L'Eremo di San Leonardo
A circa una mezz'ora dall'inizio del sentiero arriverete ad un bivio: salendo verso destra raggiungerete l'Eremo di San Leonardo.
Bivio per l'Eremo di San Leonardo |
Oggi l'Eremo è disabitato, ma in passato arrivò ad accogliere fino a 24 persone. L'edificio attuale fu costruito sui ruderi di una chiesa edificata in stile romanico tra il X e l' XI secolo.
La Valle del Tenna in passato rivestiva grande importanza a livello 'logistico' in quanto passaggio obbligato per la Valle del Nera, Norcia e Roma. L'itinerario storico non passava naturalmente attraverso le Gole dell'Infernaccio (a quel tempo non dotate di muretti e ponticelli come vediamo oggi), ma più in alto. Oggi il sentiero ha perso la sua importanza come via di comunicazione, ma viene comunque percorso da escursionisti, come nel nostro caso, ma anche da pastori, tecnici e forestali.
Il punto di arrivo: le Sorgenti del Tenna (Capotenna)
Per raggiungere le Sorgenti del Tenna non dovete salire per l'Eremo di San Leonardo, ma continuare sul fondovalle dove il sentiero si piega a destra o a sinistra in base al percorso tracciato dal fiume. Man mano che proseguirete verso Capotenna il canyon inizierà ad allargarsi fino a portarvi ad un vasto pianoro erboso dove potrete ammirare le alte pareti rocciose della Priora alla vostra destra e della Sibilla alla vostra sinistra. Qui si trovano alcuni vecchi rifugi di pastori e alcuni abbeveratoi.
Non aspettatevi troppo dalla meta finale di questo percorso: le bellezze dell'itinerario sono distribuite lungo il sentiero e le sorgenti, tra l'altro, non sono visibili. Se saprete apprezzare la varietà del paesaggio sicuramente ricorderete a lungo questa escursione lungo le Gole dell'Infernaccio.
Le Gole dell'Infernaccio: alcune raccomandazioni
L'escursione che abbiamo descritto è una delle più frequentate di tutti i Sibillini: tenetene conto se desiderate, invece, un po' di tranquillità (soprattutto nei mesi di luglio e agosto).
Vi sconsigliamo di percorrere questo sentiero in inverno perchè la valle è estremamente valangosa. Diversi cartelli avvisano gli escursionisti del pericolo di frane e valanghe.
ATTENZIONE! Attualmente un'ordinanza comunale ha chiuso il tratto di sentiero che va dal bivio per l'Eremo di San Leonardo fino a Capotenna. Quindi, prima di partire, vi consigliamo di accertarvi della fruibilità del percorso visitando il sito ufficiale del Comune di Montefortino , la
sezione Cai di Montefortino oppure la pagina Facebook Discover Sibillini.
Dislivello: 352 m
Tempo andata: 2-2.30 ore
Tempo ritorno: 1.30-2 ore
Che posto meraviglioso, adoro questi luoghi naturali e scenografici! Sono stata nelle Marche giusto l'altro ieri, ma a Loreto. E mi sono riproposta di visitare per bene la regione perché merita veramente!
RispondiEliminaTi aspettiamo!! Ci sono tanti bei posti da vedere e, soprattutto, tanta varietà di ambienti! Grazie🌷
EliminaBellissimo itinerario, le foto sono coinvolgenti e rinfrescanti; ma chissà se io riuscirei a fare questo percorso?
RispondiEliminaNon lo so, ci sono un po'di saliscendi, ma è adatto anche alle famiglie con bambini a cui piace camminare😊
EliminaNon sono un'amante del trekking ma questa escursione è davvero interessante, dalle foto e dalla descrizione mi ispira
RispondiEliminaChe bello! Grazie💚
Eliminabellissimo questo posto! Secondo te è fattibile con i bambini?
RispondiEliminaGrazie
Sì ho visto diverse famiglie con bambini. Naturalmente non col passeggino e devono essere un po' abituati a camminare perché ci sono un po' di saliscendi.
EliminaProssimamente sarò proprio da quelle parti e spero proprio di poter approfittare dei luoghi che hai raccontato in questo post.
RispondiEliminaChe bello! Non vedo l'ora di leggere nel tuo blog le tue impressioni🥰
EliminaBellissimo questo itinerario: un’interazione completa nella natura. Adoro perdermi tra boschi e corsi d’acqua; momenti per ritemprare spirito e corpo
RispondiEliminaÈ vero, è davvero molto vario questo percorso! Grazie
EliminaBellissimo itinerario. È sempre bello perdersi fra la natura e io amo la montagna😍
RispondiEliminaAnche noi... moltissimo! 😍🌲⛰🌷
EliminaIl nome "Pisciarelle" mi ha fatto davvero sorridere! Per quanto riguarda il luogo direi che è una gioia per gli occhi e non solo: adoro questi percorsi naturalistici e sicuramente questo vale una visita!
RispondiElimina😂😂😂 in effetti è un nome divertente! 😅
EliminaSpettacolari! Hai fatto bene a fare qualche raccomandazioni, non sono mai troppe per chi va in montagna o per sentieri solo occasionalmente
RispondiEliminaMeglio essere sempre prudenti... Anche perché ognuno conosce i suoi limiti😉❤️
EliminaCi sono stata da bambina e poi una decina di anni fa, ma non sono mai arrivata all'eremo! Ogni volta non sono vestita in modo adeguato perché solo di passaggio. Mi piacerebbe! Tornerò, non c'è due senza tre! 😁
RispondiEliminaDai che alla fine ce la farai!! 😄😄😄
EliminaLe Marche sono una regione che conosco molto poco e pensa che tutte le estati vado in Abruzzo e quindi le attraverso. Ho scoperto a giugno il sentiero delle Lame Rosse e il lago di Fiastra, ora che ritorno a Pescara non mi dispiacerebbe fare un'altra tappa nelle Marche e forse visiterò proprio le Gole dell'Infernaccio. Le foto sono molto belle e il percorso, seppur abbastanza lungo, mi ispira molto
RispondiEliminaPer te che sei una camminatrice non sarà molto faticoso😅😉
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