Sono felice di ospitare Antonella che oggi ci porterà a Lodi,  un'altra bellissima città lombarda oscurata dalla più celebre Milano. Quanti di voi la conoscono? Purtroppo questo è un altro caso di città italiane sottovalutate, ma che meriterebbero di essere valorizzate maggiormente. Oggi proveremo nel nostro piccolo a farlo attraverso Antonella che ci porterà negli angoli più belli della sua città e ci mostrerà cosa vedere a Lodi e dintorni in un weekend.


LODI-CENTRO-STORICO


Cosa vedere a Lodi



Lodi è una città ricca di storia e di arte. La Laus Pompea esisteva già in epoca romana. Fu poi distrutta dai milanesi e ricostruita nel 1158 niente meno che da Federico Barbarossa su un colle poco lontano dalla vecchia città che ora corrisponde al territorio di Lodivecchio. Nello stesso anno si pose la prima pietra del Duomo. 

Il Duomo di Lodi, di impianto romanico, conserva sulla facciata un bellissimo protiro del XII secolo   sorretto da  due leoni molto cari ai lodigiani che li chiamano affettuosamente Cinzia e Mustafà. All’interno, tra l’altro,  si trova un raro e  bassorilievo di epoca romanica che rappresenta l’ultima cena. 

 
LODI-BROLETTO
Broletto


La suggestiva   Piazza della Vittoria , su cui si affaccia il Duomo, è  circondata dai portici degli  edifici medievali ed è ancora oggi fulcro della vita cittadina. La Piazza è elegante e armoniosa; animata e vociante di giorno, diventa silenziosa e mistica la sera.  

Ma è nei pomeriggi d’inverno quando il campanile del Duomo è avvolto dalla nebbia e passo in bicicletta nell’atmosfera ovattata del centro, che ritrovo la vera bellezza della città Lombarda. E’ come se, respirando l’umidità della nebbia, mi tornassero proustianamente alla memoria i profumi e i sapori di casa. La pentola del lesso e i vetri appannati della cucina, il giallo del risotto nei piatti, la cadenza del dialetto.

Dalla piazza si aprono a raggiera le vie principali lungo le quali sorgono importanti palazzi fatti costruire dalle famiglie nobili della città e tante, tantissime chiese e conventi che testimoniano lo spirito profondamente religioso della popolazione.

In epoca medievale la città di Lodi conobbe una forte espansione, a quel periodo risale infatti il nucleo più antico della città, il Broletto, sede del Comune e la bellissima chiesa di San Francesco con le bifore a vela. 

La chiesa sorge sulla Piazza Ospitale, a mio avviso una delle più belle della città su cui si affaccia anche l’ex Ospedale Maggiore al cui interno è stato recentemente restaurato il bel chiostro quattrocentesco.

Vale davvero il viaggio a Lodi il Tempio Civico dell’Incoronata un vero capolavoro del Rinascimento lombardo. Il santuario è “civico” perché voluto dalla cittadinanza dopo i miracoli attribuiti all’affresco di una Madonna sul muro  di   una casa di malaffare. La base ottagonale rimanda ad influssi bramateschi. L’interno è splendidamente affrescato dai maggiori artisti lodigiani tra cui i fratelli Piazza. L’impatto cromatico è stupefacente: tra l’oro e l’azzurro dominanti, lo sguardo si perde ad ammirare i putti, le figure mitologiche e gli  elementi floreali che ricoprono interamente le pareti e la volta della chiesa. Nella laterale cappella di San Paolo sono conservate quattro bellissime tavole del Bergognone con la Storia di Maria.


Cosa vedere nei dintorni di Lodi



Il territorio del lodigiano è ancora molto rurale, nonostante la vicinanza a Milano, e ricco di corsi d’acqua: il Lambro, l’Adda, per arrivare al Po. Attraversando la  pianura di questa zona si capisce come il tenace lavoro dell’uomo abbia trasformato quella che una volta era solo una grande palude,  in terra fertile.

Nel Comune di Lodivecchio (l’antica Laus distrutta dai milanesi) si conservano importanti testimonianze di epoca romana ma soprattutto si trova un vero gioiello: la Basilica di San Bassiano fondata nel IV secolo dal Santo Bassiano,  Vescovo di Lodi e poi trasformata in forme gotiche con una spettacolare facciata a vela . Le belle bifore si aprono sul cielo. “Il bel cielo di Lombardia, così bello quand’è bello…” come diceva Manzoni.

Nel piccolo paese di Orio Litta  si può visitare Villa Litta (solo visite guidate ) La sontuosa residenza fu fatta costruire nel 1600 dalla famiglia Cavazzi e ampliata dall’erede, il Conte della Somaglia che ne fece una sontuosa casa di villeggiatura che ospitava al suo interno un teatro e una cavallerizza.

Dell’abbazia cistercense attorno a cui sorse il borgo di Abbadia Cerreto, rimane solo la Chiesa di San Pietro con una bella facciata a capanna. Il nome “cerreto” ci ricorda che un tempo qui c’erano solo paludi e i nobili del luogo chiamarono i monaci perché vi risiedessero e le bonificassero. 

Tutta la campagna è disseminata dalle cascine, alcune molto antiche. La tipica “cascina lombarda” ha la particolarità di essere a corte chiusa, gli edifici si sviluppano intorno ad un’aia o un cortile in terra battuta. Da un lato ci sono le abitazioni di solito a due piani con una scala esterna che conduce ad un lungo ballatoio, e dalla parte opposta le stalle e  i fienili. I portoni di ingresso alle corti sono spesso molto belli. Negli ultimi anni l’attività agricola si è modernizzata e la struttura di una volta non è più necessaria, tuttavia la maggior parte delle cascine ancora in attività ha mantenuto l’architettura originale.


Lodi e il Festival della Fotografia Etica



LODI-ITINERARIO-CENTRO-STORICO


Vi consiglio di visitare Lodi in uno dei fine settimana di ottobre in cui si tiene il Festival della Fotografia etica”. Si tratta di una manifestazione nata per approfondire contenuti di rilevanza etica attraverso le immagini di fotografi e fotoreporter internazionali. Le mostre sono ospitate in luoghi significativi della città e per visitarle è sufficiente acquistare un braccialettino che dà accesso anche alle visite guidate,   approfondimenti e workshop che si svolgono in quel periodo.

Durante il festival della fotografia la città è particolarmente animata, l’evento richiama soprattutto un pubblico giovane amante della fotografia e interessato ai grandi temi del sociale. Numerosi ristoranti, bar e negozi ospitano mostre parallele della sezione “off” del festival. Una bella occasione per unire la scoperta di Lodi ad un evento attuale che come dice lo slogan “parla alle coscienze.” I temi e le immagini delle mostre, che  spaziano  dai temi ambientali, alle guerre, alla persecuzioni delle minoranze, non lasciano mai indifferenti.


Cosa fare a Lodi: le più belle escursioni



Sembra impossibile ma a pochi chilometri da Milano, la Lombardia è fatta di campagna. Una pianura dolce, perfetta per delle belle biciclettate. Il fiume Adda lambisce la città  per gettarsi nel Po a Castelnuovo Bocca d’Adda. 

Lungo il suo percorso ci sono numerose  ciclabili che attraversano paesini e infinite distese di mais, costeggiano cascine dove si allevano le mucche e incontrano trattorie tipiche dove mangiare all’aperto. 


Cosa e dove mangiare a Lodi



Mi verrebbe da dire che la vera particolarità della cucina di Lodi è la “raspadura” ovvero dei petali di formaggio grana  raschiati (raspati appunto) con un apposito attrezzo. E’ simpatico il cono di “raspa” - come la chiamiamo qui – come aperitivo. 

Poi in generale direi tutti i risotti, con la salsiccia, con la raspadura, e la celebre Trippa di San Bassiano.

In questa zona si produce moltissimo latte quindi tutti i formaggi e i prodotti caseari sono ottimi. Uno su tutti il “lodigiano tipico” una sorta di antenato del grana (fatto con latte di mucche alimentate a erba) di cui negli ultimi anni si è ripresa la produzione. Per non parlare del mascarpone!

Per mangiare, ho scoperto proprio recentemente un ristorantino grazioso proprio nel centro di Lodi: La Petite Mondina – Via Marsala, 33 – un ambiente raccolto e una cucina originale.

Tutti gli anni nei mesi di Ottobre e Novembre si svolge la Rassegna gastronomica del lodigiano. I numerosi ristoranti aderenti propongono menù particolari a tema  basati sui prodotti della tradizione lodigiana. Un evento goloso da non perdere!


Dove soggiornare per visitare Lodi



La mia proposta di visita è concentrata sulla città e le sue immediate vicinanze, però come ho detto la tradizione rurale è molto presente in quel di Lodi. Proporrei quindi di alloggiare in un posto che permetta di apprezzare quanto di bello ha da offrire la nostra campagna.

L’Hotel Sesmones  è stato ricavato da un’antica cascina del 1400, offre camere spaziose e mini appartamenti.


Un luogo particolare da non perdere a Lodi



L’ho nominata poco fa ed è la Basilica di San Bassiano a Lodivecchio, il nome corretto è Basilica dei XII Apostoli ma tutti la conoscono con il nome del suo fondatore.   Arrivarci all’imbrunire di una sera d’estate nel silenzio della campagna circostante è un’esperienza molto suggestiva.


Un grazie sentito ad Antonella     
https://iviaggidellanto.com                  


6 commenti:

  1. Dalle parole traspare un amore profondo, materno, per la città di Lodi. Descritta in maniera eccelsa, e invoglia il lettore a partire subito alla ricerca delle sue meraviglie. Complimenti per lo stile dell’intervista.

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  2. Lodi l'ho conosciuta perché sono stata a fare un corso in Erbolario, nota azienda lodigiana! Mi è piaciuta subito! Soprattutto la piazza che racchiude tutte le meraviglie cittadine!

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    1. Wow! L’Erbolario...chissà com’è stato interessante!

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  3. Da milanese ovviamente non sono mai stata a Lodi e non avevo idea che fosse così interessante! Sono stata a Villa Litta ma questo è quando. Magari questa primavera rimedio!

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    1. Ah non ti preoccupare, anch'io, pur essendo piemontese non conosco diverse zone del Piemonte. Possiamo sempre recuperare! :DD

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