Qualche tempo fa abbiamo avuto il piacere di trascorrere una bellissima giornata a bordo della Transiberiana d'Italia, il treno storico che dal 1897 attraversa il cuore di Abruzzo e Molise. Come abbiamo avuto modo di raccontare nel nostro post dedicato al nostro viaggio sulla Transiberiana, siamo partiti da Sulmona e abbiamo percorso l'intera tratta storica fino a Isernia, il capolinea.
Oggi vi vogliamo raccontare cosa vedere ad Isernia, proponendovi una passeggiata a piedi attraverso il suo bellissimo centro storico.
Uscendo dalla stazione ferroviaria di Isernia, si ha l'impressione che si debba scendere per raggiungere il suo centro storico, ma in realtà la città di Isernia è arroccata su di un colle stretto tra due vallate percorse dai fiumi Carpino e Sordo.
La città che vediamo ora è solo in parte quella del passato: purtroppo, infatti, Isernia è stata quasi completamente distrutta più volte sia a causa dei terremoti che dell'intervento umano (ci torneremo sopra più avanti).
Una peculiarità di Isernia sta nel fatto che in tutto il centro storico ci sono tracce del suo passato. Tra i primi insediamenti paleolitici in Italia, in epoca romana Aesernia divenne municipium per poi trasformarsi a fine '800 in uno dei maggiori luoghi di reazione borbonica anti- unitaria. Percorrrendo le sue viuzze e attraversando le sue piazze si notano chiaramente i molteplici volti di Isernia.
Percorrendo Corso Risorgimento e dopo aver superato il Parco della Villa Comunale, sulla destra noterete un palazzo molto particolare: si tratta di Palazzo Viti, costruito agli inizi del '900. Sulla facciata vedrete 4 rosoni che simboleggiano le virtù della famiglia: arte, lavoro, onestà e commercio.
Proseguendo lungo l'arteria principale di Isernia si arriva ad uno dei luoghi più interessanti della città: piazza Celestino V. Questa piazza ha un'origine relativamente recente in quanto nacque dopo i bombardamenti avvenuti nel settembre del 1943 che rasero quasi completamente al suolo la città di Isernia.
Proseguendo lungo l'arteria principale di Isernia si arriva ad uno dei luoghi più interessanti della città: piazza Celestino V. Questa piazza ha un'origine relativamente recente in quanto nacque dopo i bombardamenti avvenuti nel settembre del 1943 che rasero quasi completamente al suolo la città di Isernia.
I segni neri che potrete notare sulla pavimentazione indicano la posizione delle precedenti case prima del bombardamento. Oggi questo è uno dei luoghi più frequentati della città grazie anche ai bei localini che si affacciano sulla piazza.
Piazza Celestino V ospita uno dei monumenti simbolo di Isernia ovvero la Fontana Fraterna. Questa fontana venne spostata in questa piazza successivamente ai bombardamenti. Formata da blocchi di pietra locale sormontati da una serie di archi a tutto sesto, è un sunto delle architetture di vari periodi storici.
Proprio a lato della Fontana Fraterna vi consigliamo di visitare il Museo Civico di Isernia, ad ingresso libero con offerta volontaria. Il Museo Civico è suddiviso in varie sezioni. La parte principale del Museo è dedicato ai bombardamenti americani del settembre 1943 sulla città di Isernia.
Piazza Celestino V ospita uno dei monumenti simbolo di Isernia ovvero la Fontana Fraterna. Questa fontana venne spostata in questa piazza successivamente ai bombardamenti. Formata da blocchi di pietra locale sormontati da una serie di archi a tutto sesto, è un sunto delle architetture di vari periodi storici.
Proprio a lato della Fontana Fraterna vi consigliamo di visitare il Museo Civico di Isernia, ad ingresso libero con offerta volontaria. Il Museo Civico è suddiviso in varie sezioni. La parte principale del Museo è dedicato ai bombardamenti americani del settembre 1943 sulla città di Isernia.
In pochi giorni vennero scaricate tonnellate di esplosivo sulla città che provocarono molte vittime e la distruzione quasi completa della città. All'interno del museo sono stati esposti le divise dei soldati di entrambe le parti, gli effetti personali dei militari nonché le armi utilizzate durante il conflitto. Grazie alle foto esposte e alle didascalie delle vetrinette potrete farvi un'idea di cosa significarono quegli avvenimenti per gli abitanti di questa città. In una parete potrete vedere una lapide commemorativa con i nomi delle persone che morirono durante i bombardamenti.
All'interno del Museo Civico potrete visitare le sezioni dedicate alla vita di Celestino V e al tombolo, una delle arti per cui Isernia si distingue in Italia e nel mondo.
All'interno del Museo Civico potrete visitare le sezioni dedicate alla vita di Celestino V e al tombolo, una delle arti per cui Isernia si distingue in Italia e nel mondo.
Un settore molto particolare è quello dedicato alle rivolte borboniche del 1860 contro l'esercito garibaldino. Oltre alle armi e alle divise utilizzate in quella occasione, attraverso dei pannelli e dei documenti del tempo potrete approfondire questo momento storico così delicato per l'Italia.
Tra l'altro leggendo qua e là abbiamo scoperto che, mentre oggi utilizziamo la parola 'cafone' per indicare una persona rozza e maleducata, a fine '800 i 'cafoni' erano i contadini, il ceto più basso della popolazione di quel tempo. Molti cosiddetti 'cafoni' parteciparono alle rivolte borboniche, alcuni perché sinceramente leali al loro sovrano e avversi a Garibaldi e a Vittorio Emanuele II, altri per denaro o perché delusi dalle promesse non mantenute.
Proseguendo in discesa lungo Corso Marcelli, arriverete ad un'altro punto nevralgico della città: Piazza Andrea D'Isernia su cui si affaccia la Cattedrale. Anche la Cattedrale non è un edificio così antico come potrebbe sembrare: costruita inizialmente sulle tracce di un antico tempio pagano italico del III secolo a.C. venne più volte ricostruita successivamente ai crolli dovuti ai ripetuti terremoti che si sono abbattuti su questo territorio ad alto rischio sismico. L'aspetto attuale della Cattedrale in stile neoclassico viene fatta risalire alla seconda metà del XIX secolo.
Da questa piazza partono le visite guidate verso gli scavi sotterranei della Cattedrale e verso il Museo Paleolitico, distante pochi km dal centro di Isernia. Durante la nostra visita non abbiamo avuto modo di visitare questi luoghi, ma potrebbe essere un'incentivo per tornare nuovamente a Isernia. Sul portale turistico della città di Isernia potrete trovare maggiori informazioni su orari e modalità di visita.
A pochi metri dalla Cattedrale potrete ammirare l'Arco di San Pietro sorvegliato alla base da 4 statue togate romane, chiamate da queste parti 'mamozi'. Oltre a numerose scritte di epoca romana potrete vedere su una parete un metro perché probabilmente questa era una dogana attraverso cui entravano ad Isernia persone e merci.
Proseguendo ancora in discesa lungo Corso Marcelli, potrete notare altri luoghi interessanti della città come Piazza Trento e Trieste o la piazzetta su cui si affaccia il Municipio della città. Vi suggeriamo di gustarvi la città piano piano, osservando le botteghe di artigianato locale, le strette viuzze su cui si affacciano antiche dimore, i palazzi nobiliari che conservano ancora tracce del loro antico passato. Ogni strada, ogni vicolo è una vera scoperta.
Come noterete attraversando il centro storico di Isernia, sono molte le botteghe e i locali moderni che possono attirare i turisti. Sinceramente, però, pensiamo che ci sia ancora molto da fare a livello di accoglienza. Molti che, come noi, erano a bordo della Transiberiana d'Italia si sono lamentati del fatto che, di domenica, molti locali e negozi di artigianato fossero chiusi. Dato che, grazie alla Transiberiana, circa 400 persone sono arrivate in massa a visitare Isernia, sarebbe stata una buona idea tenere aperto e mostrare ai turisti il volto migliore della città. In genere i turisti si muovono durante le feste e nel fine settimana: perché tenere aperto durante la settimana e non approfittare delle nuove presenze nel weekend?
Un'altra cosa che ci è dispiaciuta sapere è che i volontari dell'Associazione Culturale Le Rotaie , che lavorano alacremente per portare turismo attraverso la Transiberiana d'Italia, stanno aspettando da tempo di avere dei locali idonei per il loro Museo. Per chi viaggia sulla Transiberiana d'Italia e per chi scopre Isernia per la prima volta sarebbe un piacere visitare un museo più grande e più completo in merito a questo treno storico che sta portando così tanto turismo in queste zone del centro Italia. Attualmente le due stanzette dedicate al Museo della Transiberiana d'Italia sono troppo piccole e molto materiale è ancora nei magazzini. Speriamo che presto la situazione cambi.
Non vogliamo entrare nei meriti politici o amministrativi di queste scelte, ma ci dispiace vedere luoghi con un grande potenziale che ancora non vengono sfruttati adeguatamente. Speriamo che la situazione nel prossimo futuro possa cambiare, altrimenti ci saranno sempre luoghi che rimarranno ai margini del turismo nazionale. Isernia, comunque, ha fin d'ora molto da offrire al turista e vi consigliamo senz'altro una visita alla città.
A questo riguardo, voi cosa ne pensate? Secondo voi si sta facendo abbastanza per promuovere il turismo in Italia? Ci sono ancora zone di serie A e serie B oppure vedete dei cambiamenti positivi in merito?
Proseguendo in discesa lungo Corso Marcelli, arriverete ad un'altro punto nevralgico della città: Piazza Andrea D'Isernia su cui si affaccia la Cattedrale. Anche la Cattedrale non è un edificio così antico come potrebbe sembrare: costruita inizialmente sulle tracce di un antico tempio pagano italico del III secolo a.C. venne più volte ricostruita successivamente ai crolli dovuti ai ripetuti terremoti che si sono abbattuti su questo territorio ad alto rischio sismico. L'aspetto attuale della Cattedrale in stile neoclassico viene fatta risalire alla seconda metà del XIX secolo.
Da questa piazza partono le visite guidate verso gli scavi sotterranei della Cattedrale e verso il Museo Paleolitico, distante pochi km dal centro di Isernia. Durante la nostra visita non abbiamo avuto modo di visitare questi luoghi, ma potrebbe essere un'incentivo per tornare nuovamente a Isernia. Sul portale turistico della città di Isernia potrete trovare maggiori informazioni su orari e modalità di visita.
A pochi metri dalla Cattedrale potrete ammirare l'Arco di San Pietro sorvegliato alla base da 4 statue togate romane, chiamate da queste parti 'mamozi'. Oltre a numerose scritte di epoca romana potrete vedere su una parete un metro perché probabilmente questa era una dogana attraverso cui entravano ad Isernia persone e merci.
Proseguendo ancora in discesa lungo Corso Marcelli, potrete notare altri luoghi interessanti della città come Piazza Trento e Trieste o la piazzetta su cui si affaccia il Municipio della città. Vi suggeriamo di gustarvi la città piano piano, osservando le botteghe di artigianato locale, le strette viuzze su cui si affacciano antiche dimore, i palazzi nobiliari che conservano ancora tracce del loro antico passato. Ogni strada, ogni vicolo è una vera scoperta.
Come noterete attraversando il centro storico di Isernia, sono molte le botteghe e i locali moderni che possono attirare i turisti. Sinceramente, però, pensiamo che ci sia ancora molto da fare a livello di accoglienza. Molti che, come noi, erano a bordo della Transiberiana d'Italia si sono lamentati del fatto che, di domenica, molti locali e negozi di artigianato fossero chiusi. Dato che, grazie alla Transiberiana, circa 400 persone sono arrivate in massa a visitare Isernia, sarebbe stata una buona idea tenere aperto e mostrare ai turisti il volto migliore della città. In genere i turisti si muovono durante le feste e nel fine settimana: perché tenere aperto durante la settimana e non approfittare delle nuove presenze nel weekend?
Un'altra cosa che ci è dispiaciuta sapere è che i volontari dell'Associazione Culturale Le Rotaie , che lavorano alacremente per portare turismo attraverso la Transiberiana d'Italia, stanno aspettando da tempo di avere dei locali idonei per il loro Museo. Per chi viaggia sulla Transiberiana d'Italia e per chi scopre Isernia per la prima volta sarebbe un piacere visitare un museo più grande e più completo in merito a questo treno storico che sta portando così tanto turismo in queste zone del centro Italia. Attualmente le due stanzette dedicate al Museo della Transiberiana d'Italia sono troppo piccole e molto materiale è ancora nei magazzini. Speriamo che presto la situazione cambi.
Non vogliamo entrare nei meriti politici o amministrativi di queste scelte, ma ci dispiace vedere luoghi con un grande potenziale che ancora non vengono sfruttati adeguatamente. Speriamo che la situazione nel prossimo futuro possa cambiare, altrimenti ci saranno sempre luoghi che rimarranno ai margini del turismo nazionale. Isernia, comunque, ha fin d'ora molto da offrire al turista e vi consigliamo senz'altro una visita alla città.
A questo riguardo, voi cosa ne pensate? Secondo voi si sta facendo abbastanza per promuovere il turismo in Italia? Ci sono ancora zone di serie A e serie B oppure vedete dei cambiamenti positivi in merito?
La transiberiana italiana ma anche quella originale sono un sogno che ho da tempo e che, a leggere le tue parole, devo velocemente realizzare
RispondiEliminaSicuramente quella italiana è più fattibile. Sono certa che ti piacerà!
EliminaMa che bella che è Isernia, non l'avevo mai presa tanto in considerazione. Dalle foto e dal tuo racconto è veramente ricca di scorci e di storia. Mi piacerebbe molto fare la gita nei sotterranei, chissà quante cose si possono scoprire. Grazie per questo viaggio virtuale.
RispondiEliminaHa sorpreso anche me perché non la conoscevo. Mi piacerebbe tornarci! Grazie
EliminaBombe americane e rivolte borboniche: di entrambe si parla poco perchè la storia è scritta dai, vincitori in modo apologetico ma certo sono cose che segnano nel tempo I luoghi. Rispetto alla promozione turistica a Isernia ci sarebbe tanto da fare, e c'è ancora la possibilità di farlo bene, senza snaturare quella vocazione alla lentezza che fa parte della bellezza di Isernia.
RispondiEliminaHai perfettamente ragione...é una città che merita (anche x essere stata al centro di eventi storici così importanti). Grazie x il tuo commento😊
EliminaNon avevo mai preso in considerazione questa città, ma è davvero ricca di storia e bellezza, mi piace!
RispondiEliminaHa sorpreso anche noi... grazie mille��
EliminaBella questa visita alla ricerca dei segni del passato di Isernia. É un vero peccato che i negozi fossero chiusi: i turisti sono delusi di non poter comprare qualche ricordino e i negozianti perdono occasioni. Peccato!
RispondiEliminaSì, purtroppo facendo così si perdono delle buone occasioni! Grazie
EliminaPenso anch'io che molte zone d'Italia siano poco valorizzate ma oltre all'apertura di spazi museali e delle attività la domenica bisognerebbe creare collegamenti più veloci per permettere di raggiungere le varie regioni con più facilità. Isernia, ad esempio, mi era sconosciuta mentre vedo che merita per i bei palazzi storici.
RispondiEliminaHai perfettamente ragione... Alcune zone rimangono in un certo senso isolate e molti, se non possono usare i mezzi x raggiungerle velocemente, giustamente scelgono mete più fattibili. Grazie
EliminaTi ringrazio moltissimo perché non sapevo niente di Isernia e ora mi sembra un po' di esserci passata. Mi piacerebbe vedere soprattutto il museo civico, ma anche gli scavi sotterranei... tutto! Abbiamo un passato magnifico che diamo tanto per scontato, e invece...
RispondiEliminaHai perfettamente ragione...a volte alcune città sono sottovalutate o poco conosciute. Grazie x il tuo commento
EliminaVorremmo andare a breve a Isernia, conserverò con cura il tuo post. Le tue indicazioni di viaggio sono sempre attente e scrupolose, complimenti
RispondiEliminaGrazie, sono felice di averti incuriosita💚
EliminaIo ci sono nato, e' bellissima.
EliminaE' una cittadina che rimane molto anonima quando si sente parlare di lei ma vedo che in realtà ha un percorso storico e culturale di tutto rispetto a confronto di altre città più conosciute. Mi hai incuriosito a visitarla.
RispondiEliminaAnche noi non la conoscevamo x niente, ma ci ha stupito piacevolmente😊
EliminaChe bella. Non l'avrei mai detto. La nostra italia non smette mai di stupirci, anche con queste città meno note. Dovremmo viaggiare di più nel nostro paese.
RispondiEliminaSerena M. Tripandlove
Hai ragione... Ci sono tante belle città d'arte in Italia poco considerate...😉😊
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