È arrivata la primavera ed è tempo di escursioni in mezzo alla natura. A Sarnano, suggestivo borgo ai piedi dei Monti Sibillini, vi proponiamo la Via delle Cascate Perdute, un percorso semplice che non richiede nemmeno molto tempo, ma che regala comunque grandi emozioni.
La Via delle Cascate Perdute: caratteristiche itinerario
La Via delle Cascate Perdute è un itinerario che collega tre suggestive cascate a pochi passi dal centro storico di Sarnano. Due di queste cascate erano rimaste per lungo tempo nascoste tra la vegetazione e sono tornate alla luce solo nel 2020.
Sono diversi gli imbocchi sulla Via delle Cascate Perdute che può essere percorsa interamente o a tratti. L'intero percorso è lungo circa 6 km, con pochissimo dislivello se non nel breve tratto in forte pendenza prima della Cascata dell'Antico Molino.
Il sentiero escursionistico si può percorrere tutto l'anno con scarpe antiscivolo (gli scalini che portano alle cascate sono molto scivolosi) ed è adatto pressochè a tutti.
Lungo l'itinerario sono presenti tre aree parcheggio: una in Largo Bozzoni, nelle vicinanze del centro storico, una nella zona degli impianti sportivi in via Scarfiotti e un'altra nella zona artigianale dei Morelli. La Cascata dell'Antico Molino è la più isolata tra le tre, mentre la Cascata "de lu Vagnatò" e le Cascatelle sono abbastanza vicine l'una all'altra.
Se volete percorrere l'intero anello vi rimandiamo alla pagina dedicata nel sito Sarnano Turismo; nella mappa sottostante vi indichiamo il percorso a piedi per raggiungere le tre cascate parcheggiando nelle vicinanze del centro storico.
La Via delle Cascate Perdute: le tre cascate
- Cascata dell'Antico Molino Questa cascata prende nome dal mulino costruito a fianco ad essa nel XVI secolo. Attorno al 1929, con l'avvento dei mulini elettrici, il vecchio mulino cadde in disuso e qui venne edificata una delle due centrali idroelettriche che davano energia al paese di Sarnano.
- Cascata "de lu Vagnatò" La cascata prende nome dal vascone posto nelle vicinanze. Qui le donne di Sarnano un tempo venivano a fare il bucato (lo si può notare dalle pietre lisce ai piedi della cascata) e a prendere l'acqua potabile. In epoca medievale la zona antistante la cascata divenne uno dei poli più importanti nella lavorazione della lana. Nel 1944 i soldati inglesi, di stanza a Sarnano, ristrutturarono l'invaso situato nella parte sovrastante la cascata e lo trasformarono in piscina (nel pannello posto nelle vicinanze della cascata potrete vedere alcune foto dell'epoca).
- Le Cascatelle di Sarnano Vengono chiamate così perché leggermente più piccole rispetto alle altre. Qui si può osservare un fenomeno che in geologia viene chiamato "Bisciaro" ossia una formazione rocciosa costituita da strati calcarei che si sovrappongono, dando quasi l'idea che dietro la cascata ci sia un antro magico come quello leggendario della Sibilla.
Dove mangiare a Sarnano
Cosa fare nei dintorni di Sarnano
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Rifugio del Fargno |
Una passeggiata che ci piacerebbe fare, grazie per informazioni pratiche e speriamo di riuscirle a mettere in pratica una delle prossime domeniche!
RispondiEliminaAllora buona escursione!!
EliminaChe bella escursione, peccato che per noi sia un po' lontanuccia. Da considerare comunque quando pianificherò un giro nelle Marche, anche perché mi hai preso per la gola con il tema "salame" e ciasculo
RispondiEliminaIl ciauscolo è una delle punte di diamante della cucina marchigiana... te lo consiglio di cuore!!
EliminaChe meraviglia queste cascate dal sapore così selvaggio! Un luogo naturalistico davvero eccezionale e soprattutto non così conosciuto! Avete fatto bene a visitarlo e a parlarne sul blog, io amo questo genere di mete!
RispondiEliminaSiamo felici che il nostro post ti abbia incuriosito. Grazie!
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