Spesso sono i luoghi più vicini a casa che ci riservano delle belle sorprese.
Oggi vi vogliamo proporre un'idea perfetta per l'autunno: un itinerario tutto
marchigiano che tocca i 9 castelli di Arcevia, borgo medievale in
provincia di Ancona.
Dove si trovano Arcevia e i suoi 9 castelli
Arcevia si trova arroccata nell'entroterra anconetano quasi a fare da
spartiacque tra le colline marchigiane e i primi monti a carattere appenninico
umbro-marchigiano. Sono zone bellissime che offrono molto a livello turistico.
A poca distanza da Arcevia, infatti, si trovano le celebri
Grotte di Frasassi, ma anche città d'arte come
Fabriano,
Cagli e Pergola. C'è davvero l'imbarazzo della scelta nel caso si voglia trascorrere un
weekend da quelle parti.
Ma oggi vogliamo concentrarci sui 9 castelli di Arcevia: piccoli borghi
medievali che fanno parte del comune di Arcevia e che lo attorniano quasi a
corona. I 9 castelli di Arcevia sono: Caudino, Palazzo,
San Pietro, Nidastore, Loretello, Montale,
Piticchio, Castiglioni e Avacelli.
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Castello di Loretello
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Essendo piccolini, è possibile visitarli tutti in giornata, ma, nel caso
abbiate solo mezza giornata a disposizione vi segnaliamo i più caratteristici.
I 9 castelli di Arcevia: Castiglioni
Il nostro itinerario parte da Castiglioni, un borgo abbastanza grande
rispetto agli altri, molto vivace e frequentato. Castiglioni presenta la
tipica struttura medievale, possiede mura ben conservate e
due suggestive porte fortificate. Le vie del borgo sono pulite e molte
case sono state ristrutturate: ogni angolino merita una fotografia.
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Porta d'ingresso Castello di Castiglioni
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A pochi passi dalla porta di accesso sulla vostra sinistra vi consigliamo di
visitare il Vecchio Mulino, che al suo interno ospita diversi attrezzi
legati al mondo agricolo. Il mulino venne costruito nel 1920 e fino agli anni
'70 venne utilizzato dalla comunità agricola per la macinazione del grano e
del granoturco. Dopo un periodo di inattività il mulino negli ultimi decenni
ha trovato nuova vita ospitando varie attività ricreative e culturali.
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Il vecchio mulino - Castello di Castiglioni
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Degna di nota è la Festa del Pane che viene organizzata da anni
il primo fine settimana di ottobre. Il borgo, in questa occasione,
acquista il suo autentico volto. All'interno del vecchio mulino si svolge la
panificazione e poi alcune donne con le tavole del pane in testa lo portano a
cuocere nel Vecchio Forno che si trova qualche decina di metri più in
là. Un'occasione anche per i visitatori di tornare a respirare per un momento
l'atmosfera dei paesi di un tempo. Un tempo, infatti, le donne del paese una
volta alla settimana preparavano il pane e poi lo portavano al Vecchio Forno
dove il "fornaio" lo metteva a cuocere. Il pane doveva durare una settimana.
Oggi, durante la Festa del Pane istituita nel 2013, si riprende, almeno per un
fine settimana all'anno, la vecchia tradizione. Chissà che profumo!
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Il vecchio forno - Castello di Castiglioni
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I 9 castelli di Arcevia: Piticchio
Piticchio è un borgo vivace e frequentato. Probabilmente la
caratteristica più bella di Piticchio è quella di avere una
cinta muraria perfettamente conservata e percorribile interamente a
piedi. Il panorama di cui si può godere dall'alto delle mura spazia fino alle
prime propaggini degli Appennini: una meraviglia! Una parte del camminamento è
coperta e caratterizzata da archi: ci ha ricordato molto le copertelle di
Serra San Quirico
e il castello di
Morro d'Alba, due località marchigiane molto
suggestive.
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Camminamento - Castello di Piticchio
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Porta d'ingresso - Castello di Piticchio
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L'autunno è proprio il mese migliore per visitare questi borghi: a novembre a
Piticchio si svolge la
Festa d'Autunno, un'occasione per degustare i
prodotti della zona. Naturalmente, vi consigliamo sempre prima di consultare
la pagina Facebook "
Amici di Piticchio" per conoscere i dettagli di tutte le manifestazioni.
Piticchio ha ancora una grande sorpresa in serbo: in primavera aprirà
definitivamente al pubblico
Museogiocando, un meraviglioso museo dedicato ai giocattoli d'epoca, ai modelli
ferroviari e ai modelli di veicoli stradali. Si tratta di una collezione
privata che comprende più di 4500 oggetti. Abbiamo avuto l'occasione di
visitare in anteprima questo splendido museo qualche settimana fa e nel post "
Museogiocando: il museo del giocattolo a Piticchio di Arcevia" ve ne parliamo.
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Museogiocando |
I 9 castelli di Arcevia: Loretello
Loretello è il borgo che probabilmente ci è piaciuto di più tra i
castelli di Arcevia, probabilmente per la sua
posizione panoramica sulle colline circostanti. Il paese è
perfettamente conservato e le viuzze del centro storico convergono in una
magnifica piazzetta da cui si può ammirare un paesaggio straordinario:
Loretello, infatti, si trova sulla cima di una collina ad un'altitudine di 300
m s.l.m. Sulla piazzetta si affaccia anche il piccolo bar con i suoi tavolini
adatti ad un aperitivo molto romantico.
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Mura - Castello di Loretello
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Spettacolare è il ponte d'accesso molto ripido con le tre arcate che lo
caratterizzano. A poca distanza, il
Museo della Civiltà Contadina racconta come si svolgesse la vita nelle
campagne della zona fino a qualche decennio fa.
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Castello di Loretello
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I 9 castelli di Arcevia: Nidastore
Nidastore si trova a pochissima distanza da Loretello. È un borgo
piccolino e, sinceramente, è anche quello che ci è piaciuto di meno, forse
perchè quasi completamente disabitato. Al centro del borgo, però, c'è una
bella piazzetta occupata dai tavolini di un'osteria tipica. Varrebbe la pena
approfondire!
Il nome Nidastore deriva da Castrum Nidi Austoris, ossia castello del nido dell'astore, un uccello rapace che figura anche
nello stemma del borgo.
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Castello di Nidastore
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Ma a Nidastore è anche legata una storia molto triste. Il
conte Raniero di Taddeo, nipote del vescovo di Fossombrone, divenne,
nel corso del XV secolo, padrone assoluto del castello imponendo perfino ai
castellani lo Jus Primae Noctis, ovvero il diritto di consumare la prima notte con le novelle spose. Gli
abitanti di Nidastore, stanchi di questi odiosi soprusi, si ribellarono e
guidati da un certo Cecco di Tocco uccisero il conte gettandone la testa nel
pozzo del castello. Lo zio di Raniero, il vescovo, per mettere a tacere gli
scandali decise di devolvere la proprietà dei beni del conte agli uomini di
Nidastore, sia come risarcimento, che come naturale diritto alla successione
dato che molti ragazzi del borgo erano figli naturali del conte.
Che ne dite? Vi abbiamo incuriosito? Sicuramente una gita in queste zone
sopratutto in questo periodo dell'anno è un'idea carina. Vi lasciamo qui di
seguito altri suggerimenti su cosa visitare a breve distanza da Arcevia.
La sola parola "castello" mi fa rizzare le orecchie, visto che sono una grande appassionata di questo tipo di edifici, di qualunque epoca essi siano! Non immaginavo che in questo luogo ci fosse una tale concentrazione, per me un invito a nozze!
RispondiEliminaAnche a noi piacciono moltissimo! Qui ti potresti sbizzarrire!
EliminaConosco Arcevia di nome, ma non avevo idea che fosse circondata da ben 9 piccoli borghetti fortificati. Tra tutti quelli di cui parli mi ha colpito il castello di Loretello, col suo ponte d'accesso così ripido e con quelle mura così poderose.
RispondiEliminaAnche a noi è piaciuto moltissimo! Grazie
EliminaNon conoscevo affatto questa zona ma se ci sono di mezzo i castelli allora è assolutamente da visitare! Grazie dello spunto, mi segno l'articolo e programmerò un viaggio!
RispondiEliminaSono certa che ti piacerà se ami i piccoli borghi medievali! Grazie
EliminaSono una appassionata di castelli ed è tanto che vorrei andare nelle Marche . Il tuo itinerario capita proprio a pennello, mi hai incuriosito un sacco
RispondiEliminaSe hai bisogno di qualche idea per un weekend nelle Marche noi siamo qui!
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