Per la rubrica #Aspassodibimbo che mi vede protagonista questo mese, vi accompagniamo in giro per la Valle d'Aosta ed esattamente camminando per le vie storiche di Aosta, che di questa regione è il capoluogo.
Se guardiamo insieme una cartina geografica di questa meravigliosa regione, ci accorgeremo che la cittadina di Aosta si estende a ventaglio al centro. Attorno ad essa, le alte vette montane sembrano proteggerla dai nemici esterni.
La Becca di Nona, il Monte Emilius o la Becca di Viou insieme all'impetuoso fiume Dora Baltea con il suo affluente il Buthier, sono morfologicamente parte integrante di questa città che è stata ed a tutt'oggi, crocevia di importanti eventi storici. Il dislivello è assolutamente minimo, siamo attorno ai 580 s.l.m e di conseguenza è adatto alle famiglie con bambini piccoli.
Il passato di questa regione è molto importante per capire cosa vogliamo visitare e cosa invece non troveremo. Infatti, la valle per intero fu scelta dai dominatori romani come baluardo naturale contro le invasioni barbariche. Grazie alla conformazione del territorio pre alpino diventerà una zona di passaggio di mercanti, soldati e pellegrini.
Il nostro passaggio ad Aosta è avvenuto durante una settimana intensa su e giù per le montagne valdostane e la scelta di non visitare internamente i siti archeologici presenti è assolutamente voluta. Avevamo bisogno di respirare aria pura e lo abbiamo fatto girovagando per la cittadina senza avere una meta ben precisa ma solo osservando, naso all'insù, tutto ciò che la storia ci potesse regalare di questa meravigliosa cittadina.
Raggiungere Aosta, dove parcheggiare e cosa assolutamente non fare!
Aosta, come vi raccontavamo prima è al centro della valle e raggiungerla è molto facile, essendo servita sia dalla rete autostradale (dovete tenere a mente la A5) che dalla panoramica SS36.
Non ha importanza da quale parte dell'Italia stiate arrivando perchè, ambedue le strade possono essere prese senza problemi da Ivrea che è il crocevia più importante per raggiungere questa regione. In alternativa, se invece provenite dalla Svizzera o dalla Francia che ne sono i due confini esteri più importanti, bisogna tenere conto che state attraversando le Alpi. Mettere in conto il passaggio per il Monte Bianco e la tortuosità delle strade è un pensiero da fare prima di partire soprattutto se il periodo è autunnale o invernale dove la neve scende copiosa.
A questo punto la domanda sorge spontanea ma perchè quella dicitura nel titolo delle cose assolutamente da non fare? Mistero svelato: NON prendete l'autostrada se non volete lasciarci tutto lo stipendio. Ahimè! Nonostante essa sia veramente comoda perchè è dritta per dritta, ha degli spazi dove fermarsi e piccoli punti di ristoro oltre che un meraviglioso panorama, è veramente costosa. Uscite dopo Ivrea a Quincinetto e potete prendere la provinciale che potrà apparirvi leggermente più lunga per via dei limiti di velocità ma che offre ugualmente una visione sulla valle da rimanerne a bocca aperta.
Questa soluzione vi porterà direttamente al centro di Aosta, dove per parcheggiare potete scegliere di usufruire dei parcheggi della stazione oppure seguendo le indicazioni per l'Arco di Augusto, dei parcheggi a spina di pesce che si trovano vicino al monumento.
Tutto il centro storico della città di Aosta è chiuso al traffico ed è ricco di piccoli punti di ristoro, bar e ristoranti che offrono specialità locali. Risulta assolutamente ottimo per chi ha un passeggino al seguito o bambini che iniziano a camminare cosi sono liberi di muoversi senza il terrore delle macchine.
Lasciandosi alle spalle l'Arco (ci torneremo poi) e camminando verso il centro su via Sant'Anselmo raggiungeremo in meno di cinque minuti, l'antica Porta Pretoria dove un fornito info point offre ai suoi turisti informazioni su quali attrazioni sono adatte o meno alle famiglie con i bambini sia a voce che in comodi e pieghevoli depliant.
Passeggiare per il centro di Aosta: cosa vedere con il naso all'insù
Iniziamo la nostra passeggiata partendo proprio da Porta Pretoria che è situata nella parte orientale della città e che ci permette così di entrare nel centro storico di Aosta. Dotata un tempo di tre aperture, tutt'oggi visibili e, di una piazza d'armi è possibile attraversarla grazie a delle passerelle che un tempo fungevano da camminamento delle guardie. Nessuna paura l'attraversamento non necessita di sforzi enormi e i passeggini passano tranquillamente senza difficoltà alcuna. Noi saremo rimasti ore a scorgerne ogni singola pietra (che abbiamo poi scoperto essere parte del fondale della Dora Baltea, il fiume che attraversa tutta la valle) ma costretti dalle circostanze abbiamo proseguito verso la piazza.
Lasciamoci guidare dalle sensazioni e giriamo subito dopo Porta Pretoria a sinistra e, oltre ad ammirare una delle tante sculture che troveremo in giro per la cittadina valdostana, rimaniamo per alcuni minuti ad osservare la maestosità delle montagne che avvolgono Aosta come se la volessero proteggere.
Abbiamo ancora tanto da osservare e la prima cosa che andremo a cercare è la piazza centrale. Non so voi cari lettori ma quando arriviamo in una città nuova, ci piace per prima cosa sapere dove si collochi il suo centro e ad Aosta la troviamo alcuni metri più avanti dalla porta orientale.
La piazza dedicata a Emilie Chanoux – un giovane martire della seconda guerra mondiale – ha la tipica forma a rettangolo coi lati lunghi esposti a nord e a sud.
Al centro della piazza il monumento dedicato al soldato valdostano e maestoso ci appare l'Hotel de Ville con le sue fontane che sono un ottimo modo per giocare alcuni minuti con l'acqua.
Il centro della piazza è spesso utilizzato per bancarelle ricche di prodotti tipici, mostre di artigianato e adibito a mercatini durante tutto l'anno ma se questi non sono presenti, attorno ci sono tantissimi negozietti dove poter mangiare qualcosa di gustoso.
Proseguiamo la nostra visita e ci dirigiamo verso la Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista seguendo le note di un violinista che suonava tranquillo tra le viuzze nascoste della cittadina valdostana. Principale luogo di culto per la popolazione è anche sede vescovile della diocesi e, costituisce la testimonianza di maggior rilievo dell'arte sacra nella Valle.
Non entreremo all'interno trovando che sia bella da osservare esternamente e non interessante per i bambini ma ci soffermiamo ugualmente a notarne la sua architettura di stili che provengono dall'epoca romanica, rinascimentale e per ultima neoclassica.
Senza pensare troppo ci dirigiamo direttamente verso il Teatro Romano riuscendo a visitarlo esternamente e scattando alcune foto insieme ad alcuni giapponesi di passaggio. Attualmente è visibile solo la facciata che è alta 22 metri che caratterizzata da arcate, contrafforti ci fa pensare subito che fosse stato un importante centro di aggregazione del popolo. Si calcola secondo studi che potesse contenere fino a quattromila spettatori e per alcuni studiosi che ci fosse anche una copertura fissa.
Sicuramente la cittadina di Aosta è bellissima da vedere tutta ed osservarne sempre col naso all'insù cercando come se fosse un gioco, i particolari architettonici del periodo romano. Tantissimi sono i negozietti dove poter soffermarsi a mangiare qualcosa e nella maggior parte di loro, l'attenzione verso il mondo dell'infanzia è veramente alta con menù adatti a tutte le esigenze.
Da segnalare le pasticcerie che sfornano macarons a tutti i gusti (non siamo molto lontani dal confine francese), i negozietti di souvenir dove poter acquistare idee carinissime in stile montano oppure acquistare prodotti locali da portare a casa finita la vacanza.
Aosta un ottimo punto di partenza se volete visitare tutta la valle ed è ricca sia di alberghi che strutture ricettive più famigliari, adatte a tutte le tasche e a tutti i gusti. E' consigliata in estate se amate la montagna senza neve e volete rimanere in un clima mite, solare ma non afoso ed è consigliata in inverno se invece preferite sciare e allo stesso tempo immergervi in una atmosfera più intima.
Sabrina Balugani
I viaggi di Ciopilla
Facebook: @iviaggidiciopilla
Instragram: @iviaggidiciopilla
Contentissima di aver partecipato a questa iniziativa Alla prossima
RispondiEliminaGrazie a te x la collaborazione😉❤️
EliminaMolto bella questa rubrica ! Forse sono di parte perchè adoro Aosta, mi piace moltissimo sia per il paesaggio, sia per la storia. Ci siamo stati ad Aprile due anni fa, e ci siamo ritornati per un weekend a Dicembre, ma ci andrei ancora altre cento volte !
RispondiEliminaAnche a me piace moltissimo! Ci andavo spesso con la mia famiglia quando abitavo in Piemonte.
EliminaAosta è una città che mi ha sorpresa per due motivi: il caldo che ho beccato in estate e quell'immagine romana che non pensavo fosse ancora così consistente.
RispondiEliminaHai ragione! E si nota ancora di più dato che la città é di dimensioni ridotte!
EliminaAosta è stata una scoperta a livello storico indescrivibile. Appena si entra in territorio valdostano si notano i resti del passaggio romano e già li si incomincia a intuire qualcosa. Poi si arriva in città e un mondo nuovo.
EliminaHai ragione... Si nota moltissimo l'influenza romana sulla città
Elimina