La Basilicata è ricca di luoghi iconici come Castelmezzano, il borgo incastonato tra le Dolomiti Lucane, o Aliano, il paese in cui trascorse gli anni di confino Carlo Levi.

Un altro luogo suggestivo che vi suggeriamo di includere in un viaggio alla scoperta della Basilicata è sicuramente Craco, conosciuto come "il borgo fantasma". 

In questo post vi descriviamo 3 motivi per visitare Craco


CRACO


Dove si trova Craco


Craco è un borgo in provincia di Matera, in Basilicata. Il paese si trova in collina, a metà strada tra l'Appennino Lucano e il Mar Ionio.

Per darvi un'idea delle distanze, Craco è a circa 50 km da Matera città.


CRACO-BORGO-FANTASMA


3 motivi per visitare Craco


1 Craco è uno dei "borghi fantasma" più noti d'Italia


Craco ha origini lontanissime. La prima testimonianza scritta riguardante Craco è del 1060, dove si trova inserito tra i possedimenti dell'Arcivescovo Arnaldo di Tricarico. Craco in epoca medievale riveste una notevole importanza per la sua posizione strategica a dominio delle valli dei fiumi Cavone e Agri. La torre normanna, ancora presente, dominava la vallata e permetteva il controllo sulle aree circostanti.


CRACO-TORRE-NORMANNA


Ma è nel '500 che Craco ha la sua massima espansione. In questo periodo si registrano più di 2500 abitanti. La città si sviluppa inglobando anche le chiese extra moenia. Iniziano a sorgere i grandi palazzi nobiliari.

È noto che Craco sia stata abbandonato dai suoi abitanti a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso a causa di una grande frana, ma visitandolo noterete una cosa molto interessante: la parte più antica di Craco non si è mossa, ma è la parte più moderna ad essere crollata. Perché? 


CRACO-RESTI-MEDIEVALI


Perché mentre la Craco medievale venne edificata sulla roccia, gli edifici successivi (case, negozi, impianti sportivi) vennero costruiti su terreno argilloso. In più, a seguito della costruzione dell'acquedotto e della rete fognaria, gli abitanti iniziarono a non utilizzare più i pozzi e le cisterne. L'acqua iniziò ad infiltrarsi nel terreno e, a seguito di forti piogge e di alcuni lavori che necessitarono di grandi spostamenti di terra, il paese "nuovo" iniziò letteralmente a scivolare verso il basso.


CRACO-BORGO


La conseguenza fu che negli anni '60 furono indetti degli ordini di sgombero della popolazione, ma fino agli anni '80 alcune famiglie continuarono a vivere negli edifici rimasti in piedi. Il fatto è che si ordinò il trasferimento di centinaia di persone in quella che oggi si chiama Craco Peschiera, ma senza preparare case e servizi per tutti i cittadini. Decine di famiglie furono costrette ad emigrare per via dell'assenza di case e non tornarono più a Craco.

In più non si tenne conto che Craco Peschiera si trova in una pianura alluvionale. Il fiume Peschiera esonda e puntualmente allaga le case degli abitanti. Buona parte delle case presentano locali interrati per cui è come se gli abitanti di Craco vecchia fossero sfuggiti alla frana per poi trovarsi in un'area a rischio alluvionale.

Oggi a Craco si può entrare solo accompagnati da una guida e dotandosi di caschetto protettivo. I proprietari delle abitazioni di Craco possono tornare a visitare la propria casa due volte l'anno con un permesso dal Comune.


CRACO-ASINO


2 Craco è diventata la location di numerosi film 


Sono moltissimi i registi che hanno scelto Craco come set cinematografico. Ricordiamo, per fare solo alcuni esempi, "Basilicata coast to coast", "King David", "La passione di Cristo".

In un post precedente vi abbiamo parlato di Aliano, il paese in cui venne confinato durante il periodo fascista Carlo Levi. Ebbene, il film "Cristo si è fermato a Eboli" del 1979 basato sul romanzo di Levi venne in parte girato a Craco.

Nei tempi più recenti Craco è stata scelta anche per videoclip musicali e spot pubblicitari. Per esempio la Pepsi ha scelto Craco per uno spot dedicato al mercato giapponese che potete trovare su internet.


PANORAMA-DA-CRACO

CRACO-BASILICATA


3 C'è molto da vedere anche nei dintorni di Craco


Dopo aver visitato Craco vi consigliamo di dedicare un po' del vostro tempo ai suoi dintorni.

A circa una ventina di km da Craco vi suggeriamo di visitare Pisticci, conosciuta come "il balcone sullo Jonio" o "l'anfiteatro sullo Jonio". Da lontano Pisticci spicca per le sue case bianche dal tetto rosso unite le une alle altre in modo compatto.


PISTICCI


Pisticci è nota soprattutto come la patria dell'Amaro Lucano e, infatti, in un prossimo post vi racconteremo della nostra piacevole visita al Museo Essenza Lucano a Pisticci Scalo.

Un altro borgo che merita è Ferrandina. Fondata nel Quattrocento da Federico e Isabella d'Aragona, si distingue per le sue casette bianche addossate le une alle altre, quasi da horror vacui, che creano un panorama unico e facilmente riconoscibile.


Visitare Craco: orari e biglietti


Come accennavamo prima, Craco è visitabile solo in gruppo accompagnati dalla guida. Sul sito dell'associazione Oltre l'Arte è possibile acquistare i biglietti. Il biglietto completo include la visita guidata di Craco Vecchia e del Museo Emozionale di Craco.

Una volta acquistato il biglietto è necessario presentarsi 30 minuti prima presso la biglietteria che si trova all'interno del Convento San Pietro a poca distanza da Craco Vecchia.


CRACO-CONVENTO


I ragazzi con età inferiore a 12 anni accompagnati da un genitore non pagano alcun biglietto.

Craco è visitabile dal 1 aprile al 31 ottobre tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 18, mentre dal 1 novembre al 31 marzo tutti i weekend e i festivi, dal venerdì alla domenica dalle ore 10 alle ore 15.

Per ulteriori informazioni in merito alle modalità di visita e al prezzo dei biglietti vi rimandiamo al sito ufficiale di prenotazione.


NOI-A-CRACO


10 commenti:

  1. Certo che vorrei visitare Craco! Sapevo che anni fa era chiuso al pubblico, mi fa piacere leggere che invece ora è nuovamente visitabile, anche se solo con un tour guidato, immagino per motivi di sicurezza.
    Sono da sempre molto affascinata dai paesi abbandonati, sono luoghi davvero molto particolari, con le loro storie spezzate e Craco è indubbiamente uno dei più famosi luoghi abbandonati in Italia.

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    1. Sì, adesso è accessibile SOLO attraverso visita guidata. Si indossano dei caschetti protettivi e si accede in gruppo. Però questo permette anche di capire meglio la storia di questo luogo così suggestivo!

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  2. Che luogo incredibile, non so se dispiacermi del fatto che non sia più abitato e non si sia fatto nulla per salvaguardalo oppure credere che sia proprio questo a renderlo fascinoso. In ogni caso gli sgomberi forzati in Basilicata non mancano, mah!

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    1. Hai ragione. Sgomberi fatti frettolosamente che hanno portato più danni che profitto.

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  3. Sono proprio contenta che Craco sia di nuovo visitabile! Nel 2020 durante il nostro viaggio in Basilicata avevamo in programma di visitarlo, ma pochi giorni prima per un vile attacco malavitoso avevano dato fuoco ad una parte e non era più possibile garantire la sicurezza durante la visita guidata.

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    1. Ma pensa te! Sì adesso è accessibile in orari e giorni precisi con visita guidata.

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  4. Quanti borghi fantasma ci sono nel sud Italia! Quello di Craco deve essere davvero favoloso, ubicato come è tra le Dolomiti Lucane e il mare. Ho letto che ci sei andata con le guide di "Oltre l'Arte": hai fatto un'ottima scelta. Li conosco e sono davvero molto professionali

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    1. Ci siamo trovati molto bene sia con la prima guida, che ci ha accompagnato tra le vie di Craco, che con la seconda all'interno del Convento di San Pietro.

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  5. Craco è diventata famosissima durante la pandemia quando si aveva voglia di riscoprire i borghi e i luoghi isolati: quindi cosa c'era di meglio che un borgo fantasma? La conosco dunque per la sua fama ma non ho ancora avuto modo di visitarla!

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